freno dei governi democratici, di svuotamento dei programmi riformisti, magari di imposizione delle rotte politiche ed economiche. Lauro o Malagodi? Si sarebbe certo preferito eludere questo interrogativo. L~uro più Malagodi: questa sarebbe stata la formula preferita dagli ambienti conservatori di tutto il paese. Ma siccome è troppo tardi per una fusione fra PMP e PLI prima delle elezioni (troppo numerose e risolute finora certe resistenze dei centristi del PLI, troppo legittima l'ambizione dello stesso Malagodi di giocare da solo la carta liberale, troppo recenti e confuse le vicende che hanno condotto dal governo Segni al Governo Zoli), sì sta delineando per ora una formula che assegna la stessa funzione a Lauro nel Sud e a Malagodi nel Nord; salvo a premere su Malagodi dopo le elezioni perché accetti quella fusione che Lauro già da tempo si è fatto premura di. offrire. Il che potrebbe risultare tanto più facile se la campagna elettorale 1avessecome risultato anche quello di un gruppo parlamentare del PLI fatto assai più ad immagine di Alpino e di Marzotto che non a immagine di Cortese e Cocco Ortu; anche il risultato cioè di eliminare dalla rappresentanza liberale quell'esigua ala meridionale che contro Lauro ha lottato e lotta, sostituendola con elementi . che nei confronti di Lauro non alimentano pregiudiziali di ordine morale civile politico, ma presentano anzi affinità di interessi. Meglio qualche ascaro di Lauro in più nella rappresenta,nza meridionale e qualche esponente della Confintesa padana in più nella rappresentanza liberale. Meglio che Il Giornale di Napoli muoia, perchè esso non sarebbe stato riducibile a fautore, e nemmeno a fiancheggiatore, della fusione o dell'intesa fra << monarchici popolari » e liberali. Meglio che consiglieri comunali e provinciali in cerca di più vantaggiose opportunità elettorali passino dal PLI al PMP nel Sud, e viceversa -nel Nord; e soprattutto meglio che quelli, ancora abbastanza numerosi, eletti con il PNM o con il MSI nelle «amministrative» meridionali passino per le << politiche>>al PMP, e non al PLI come i pochi che furono eletti nelle << ammi. nistrative >> settentrionali. Queste sembrano oggi le conclusioni cui adduce la linea più o meno coscientemente seguita dai gruppi di pressione della destra economica; e questi sono i risultati cui avrebbe portato ia _politica di rinnovamento liberale condotta dall' on. Malagodi. L'esperienza Lucifero del '48 insegnava che non era sufficiente, per controllare definitivamente il PLI, che i grandi gruppi di pressione pa- [29] l Bibloteca Gino Bianco l l J
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==