Nord e Sud - anno IV - n. 35 - ottobre 1957

delle clientele che precede e accompagna le vigilie elettorali? In particolare ci si domanda quali indicazio11i possano consentire di misurare le reali possibilità del !aurismo come concorrente ed erede dei partiti che hanno rappresentato nel '52 e nel '53 l'espressione più rilevante della risacca fascista e della reazione alla riforma agraria. Ma più in generale è quanto mai interessante slargare questo interrogativo, concernente l'espansione del !aurismo dalla roccaforte napoletana alle province del Mezzogiorno e delle Isole, fino all'esame di tutti i rapporti che più complessi si delineano _oggi sulla frontiera ( sempre importantissima agli effetti parlamentari e sempre mobile nel Mezzogiorno) fra destra e centro, estrema destra e centro destra, << forze nazionali>> in lotta fra loro da un lato, DC e PLI dall'altro lato, slittati recentemente assai più a destra rispetto alla loro posizione del '53, e anch'essi in lotta fra loro: tutte lotte, beninteso che sono assai più elettorali che politiche. Abbiamo interpellato vari amici che vivono nelle province del Mezzogiorno e dalle loro risposte si e potuto ricostruire un quadro generale cl1e è appunto assai cangiante perche cangianti sono sempre le incarnazioni elettorali della destra meridionale, gli elettori e le clientele trascorrendo continuamente e con la massima disinvoltura da una posizione all'altra. Gli esponenti, però, sono più o meno sempre gli stessi, qualunquisti prima, monarchici e fascisti poi, non senza trascorsi liberali o filie democristiane, sollecitati ora ad arruolarsi fra gli ascari di Lauro. Sono appunto in corso le operazioni di arruolamento, tutte le province sono percorse dagli << ispettori>> del PMP, si aprono sedi con televisori e biliardini, s1 va affermando già sulle mura la <<presenza» dei <<monarchici popolari>>, si è avviato per tutto il Mezzogiorno quel tentativo di conquista elettorale della miseria che ha avuto per più recente teatro la Sardegna. Molti <<trombati » del '53 sono già passati nelle file di Lauro (nè questa qualifica implica necessariamente che si tratti· di quadri elettoralmente declassati). D'altra parte, se Lauro apre numeros~ sedi, negli anni trascorsi parecchie sedi minori del PNM e del MSI si sono chiuse e ora si stenta a riaprirle. Si deve dedurre da tutto ciò che il PMP è veramente la « terza forza>> dell'estrema destra e magari la forma~ione che da sola può realizzare quel sogno della « grande destra » che, fallita come u11ificazione di partiti, potrebbe riuscire come unificazione di elettori? (27] Bibloteca Gino Bianco

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