rono a preparare soluzioni di ricambio al trattato di Parigi per porre in salvo il sacro principio della sovranità, incuranti se intanto i' altro principio, di un effettivo controllo dell'esercito tedesco, si dissolvesse sempre di più; gli avversari del riarmo della Germania sotto qualsiasi condizione si tennero fermi alla loro intransigenza sperando di poter per sempre esorcizzare il demonio; e i comunisti continuarono a provvedere di unificare, per quanto fosse loro possibile, le reazioni e le diffidenze e le polemiche le più diverse e contrastanti per ottenere il successo definitivo. E tutti insieme accusavano chiaramente o almeno insinuavano che i negoziatori francesi a Berlino s'erano più o meno inconsapevolmente fatti complici dell'oltranzismo americano e avevano irrigidite a bella posta k loro posizioni, al fine di f.ar fallire la Conferenza e servirsi del risultato negativo per forzare in patria l'approvazione di un trattato che sapevano esecrato. Insomma, salvo che per la speranza d'una soluzione del conflitto indocinese, la Conferenza di Berlino pareva non fosse stata affatto tenuta; non che la sostanza stess.a dei problemi, essa non aveva per nulla toccato i sentimenti e i risentimenti cui i problemi stessi davano luogo in Francia: le divisioni permanevano intatte e avrebbero continuato ad influire in maniera decisiva su tutte le altre decisioni; da esse sarebbe dipesa in estrema analisi ~a vita stessa del governo. Inoltre questa tesa passionalità, il sentimento che s'avvicinava ormai sempre più la prov,a decisiva, rendevano particolarmente irritabile l'opinione e soprattutto il ceto dirigente: pareva che lo scontro che doveva aver luogo tra le p.arti non fosse un episodio normale della vita par lamentare del paese, forse più impegnativo della più parte degli episodi, ma non sostanzialmente diverso: e quindi chiunque volev.a mescolarvisi era insieme temuto ed odiato. L'avvertimento troppo pressante, la raccomandazione brusca d'un alleato, il giudizio severo di un osservatore straniero e fin le parole d'amicizia suo. nav~no come intollerabili pressioni, come indegne ingerenze, come soprusi e ricatti. Er.a come se tutti i francesi volessero restare per un momento in disparte da amici e avversari, fuori delle consuete vicende delle relazioni tra gli uomini; era come se tutti i francesi fossero travolti dallo stesso struggente desiderio di isolamento per misurarsi, fuori degli sguardi degli altri, in una prova nuova, in una sorta di strano e terribile « giudizio di Dio» : quo·modo sedet sola. · (continua) [124] Bibloteca Gino Bianco
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