Nord e Sud - anno IV - n. 35 - ottobre 1957

za si sareb·bero rafforzate, forse anche si sareb·be fatto qualche passo nella strad~ dell'unificazione europea; insomma un'importante battaglia per il controllo dell'Europa sarebbe stata persa. Ma la stabilità della situazione russa, la coesione del blocco comunista erano una posta troppo grossa per. chè i dirigenti sovietici accettassero di rischiarla in quel momento: essi scelsero dunque l'altra via, dalla quale potevano ragionevolmente sperare di tirarsi fuori nel futuro se fossero mutate certe condizioni. Si deve riconoscere che Mosca fu grandemente agevolata, nelle difficoltà in. cui s'era trovata, dal fatto che nessuno tra gli occidentali parve comprendere i termini esatti della situazione: Washington, Londra e Parigi, come estenuate dallo sforzo che avevano fatto per essere d'accordo nel tener testa all'interlocutore russo, non tardarono ,a ritrovare in Asia e in Europa le ragioni delle loro discordie. Gli americani, con ✓qualche in.- temperanza giusta nella sostanza ma scorretta nella forma, ricominciarono , le loro pressioni sui francesi perchè si procedesse il più speditamente possibile alla ratifica della C.E.D.; gli inglesi anch'essi - sebbene conformemente al loro stile, con assai più correttezza formale - aiutavano gli americani e sollecitavano i loro amici d'oltre-Manica ad im·barcarsi finalmente in ·un viaggio dal quale non nascondevano (si può immaginare con quanta soddisfazione di Parigi) di astenersj assai volentieri. E il governo francese, assalito da tutte le p.arti dalle opposizioni, travagliato dai dissensi interni che opponevano gli europeisti e gli antieuropeisti, tormentato da altri e gravi problemi, e innanzi tutto dalla prospettiva dei rovesci in Indocina, non sapeva far di meglio che promettere rapide soluzioni e intanto rinviare ogni decisione. Le passioni dei vari gruppi politici erano ormai giunte ad un punto di tensione incredibile: e coloro che all'indomani del 18 febbraio avevano pensato che il f.allimento della Conferenza di Berlino avreb·be avuto almeno questo di positivo, che gli avversari della C.E.D. si sarebbero persuasi che bisog11ava adattarsi ,a questa soluzione per disperata che fosse, coloro che avevano creduto in una diminuizione della tensione interna, non misero molto tempo ad accorgersi che mille altri incontri non ~vrebbero ottenuto un tal risultato. Nessuno rinunciò infatti alle proprie convinzioni: i neutralisti lamentaro110 che non si fossero esplorate fino in fondo le intenzioni sovietiche sul trattato di sicurezza collettiva, nel quale sarebbe stato forse da intravvedere non si sa quale punto di partenza per ulteriori negoziati; i nazionalisti continua- [123] Bibloteca Gino Bianco

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