ruolo di partner europeo; fosse fedeltà all'alleanza occidentale e sentimento della necessità di rafforz.arla; fosse finalmente obiettivo riconoscimento della bontà d'una soluzione europeistica, la più parte dei radicali si riconosceva nella politica dei vari governi che s'erano succeduti dal '47. Ma v'era un forte nucleo di minoranza che manifestava apertamente la sua tenace ostilità: un Daladier nel quale agiva il sentimento e il risentimento della sconfitta; un Herriot che sposava il giacobinismo un po' retorico delle antiche tradizioni radicali a un suo personale pacifismo, col qu.ale egli stesso era stato all'orlo del fallimento politico; soprattutto un MendèsFrance nel quale il nazionalismo politico assumeva 1';1spettopiù moderno e quasi più ragionato del nazionalismo economico. Mendès-France aveva già accennato nel discorso di investitura del giugno '53 e avev.a più volte ribadite dopo le ragioni del suo anti-europeismo: la Francia, egli diceva, era da più anni, e quasi da qualche decennio, vittima di una grave stagnazione economica, che la metteva in una situazione di inferiorità rispetto agli altri paesi: in un confronto diretto con l'economia tedesca, che app,ariva in pieno dinamismo, l'economia francese sarebbe uscita schiacciata; era necessario perciò accantonare per il momento gli ideali europeistici per risolvere il problema pregiudiziale e condizionante di un risanamento totale della vita economica del paese. Posizione che sembrava di un' esemplare chiarezz~ e soprattutto -realista quanto altre mai: ma in realità una posizione illuministica ed astratta dal momento che non teneva in alcu11 conto il fatto principale, che cioè anche i problemi internazionali hanno le loro imperiose necessità e le loro fisse scadenze, le quali, nel caso in questione, non coincidevano affatto con q11elledel risanamento economico francese. A condurre a fondo l'analisi della posizione di Mendès-France e dei suoi amici in quel momento si deve concludere (e ancora una volta gli avvenimenti posteriori confermano ciò) che essi non si opponevano tanto al riarmo della Germania e all'esercito integrato quanto al meccanismo stesso dell'integrazione europea, che non si sarebbe fermata all'esercito o al carbone· ma avrebbe certamente investito altri settori dell'economia: allora il processo della tr.asformazione e del risanamento del~e strutture dell'economia francese avrebbe preso una via molto diversa da quella. che l'acuto leader radicale avev.a meditata negli anni della lunga attesa e il vagheggiato miracolo di un'autonoma rinascita non avrebbe avuto luogo. (117] Bibloteca Gino Bianco
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