Nord e Sud - anno IV - n. 35 - ottobre 1957

12uovainterpretazione da dare all'atlant-ismo e sui « nuovi orientamenti >> della nostra politica estera. Le Monde ( si badi bene: un giornale democratico francese, e ~on il N. Y. 1~imes, e non il Wall Street Journal), z~nuna lunga corrispondenza da Roma, ha presentato come animato da intenzioni anti-occidentali il viaggio del Presidente della Repubblica e del Ministro degli Affari Esteri, ed ha piiì, o meno esplicitamente attribuito opinioni antifrancesi a taluni influenti ambienti politici italiani. E sono troppo noti i commenti polemici del Times e del Financial Times per riprenderli in questa sede. L'agenzia Italia farneticava intanto di un assurdo Patto Mediterraneo; l'opinione pubblica era turbata dall'annuncio che la flotta italiana non avrebbe partecipato alle manovre navali della NATO nel Mediterraneo; l'Unità . annunciava esultante il mutamento di rotta sia pure parziale del nostro atlantz·smo ed il Paese-Sera chiedeva la liquidazione del Segretario Generale di Palazzo Chigi, reo di rispettare fino in fondo gli impegni occidentali dell'Italia, resistendo a tutte le pressioni; l'Avanti! constatava con sodtj,isfazione questo slittamento del Governo su quelle posizioni di polz'ticaesterache differenziano_ ancora il PSI dagli altri partiti socialisti europei (non deve essere questo il significato dell'apertura a sz·nistra,non deve essere questa la convergenza democristiano-socialista,da taluni giustamente auspicata n_el nome di De Gasperi). Basterebbero queste indicazioni tratte da/,lastampa nazz·o11aled estera per misurare tutto il passivo polz'tico.dell'operazione, lo stato di confusio1ie cui è degradata in quei giorni la politica estera del Governo Zoli-Pella. Q.uando l'URSS concentra tutti i suoi sforzi per spezzare l'infiitenza occidentale nel Medio Oriente, è grave errore per un membro del!'allean.za atlantica svolgere un'azione politica che potrebbe essere considerata di disturbo tanto a Washington, quanto a Londra e a Parigi. La stampa italiana ha 12otato,con legittimo compiacimento, l'entusiasmo con cui le folle persiane hanno (J)Ccoltoil Capo dello Stato, simbolo dell'Italia. Ne prendiamo atto, anche noi, con soddisfazione; ma senza di~ menticare che è troppo r1:schiosopagare.la popolarità a Teheran con la sfiducia delle capita/,ioccidentali. Il nostro Governo deve ricordare che l'avvenire dell'Italia non dipende da spericolate inizz·ative in Asia o in Africa, ma dal consolidamento, costante e progr~ssivo.,dei nostri legami con le [9] Bibloteca Gino Bianco ,,

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