E d'altro canto tra i radicali e fin tra i conservatori e i nazionalisti non mancavano uomini più accorti, che si chiedevano non senza angoscia se nel giro di qualche anno l'Africa del Nord francese non sarebbe diventata una seconda Indocina. Il governo Laniel resistè, tuttavia a queste scosse, più per la sua intrinseca debolezza e per la difficoltà della situazione che per forza effettiva, fino alle elezioni presidenziali da cl1i abbiamo preso le mosse: alcuni di quelli che lo sostenevano speravano evidentemente che il troppo conservatore Presidente del Consiglio sarebbe .andato alla Presidenza della Repubblica e che quindi una crisi avrebbe consentito un rimaneggiamento della maggioranza, la costituzione di un nuovo ministero più omogeneo e, chissà?, meno a destra. Il Laniel parve, invece, troppo scopertamente conservatore ad .alcuni radicali, troppo esplicitamente impegnato a favore della Comunità Europea di Difesa ai più accesi anticedisti dell'U.R.A.S. (l'ala meno conservatrice e insieffie più intransigentemente nazionalista del movimento gollista) e finalmente non beneficiò completamente - malgrado una riconciliazione spettacolare - dell'appoggio dei deputati « contadini » più fedeli a Pinay; i cattolici e alcuni radicali, dal canto loro, osteggiavano nel Naegelen l'avversario della C.E.D., il candidato che in virtù di questo atteggiamento godeva dell'appoggio dei comunisti. Si giunse così, come si è già detto, all'elezione del senatore Coty, il cui passato politico era stato abbastanza pallido per non destare troppo accese opposizioni: e intanto andav.a a monte il rimaneggiamento ministeriale pur vagheggiato da qualche parte, e, quel che è peggio, si allargava ulteriormente la frattura tra i c~ttolici e i socialisti, apertasi con la legge Barangé sulle scuole. L'anno si chiudeva, insomma, con una più precisa car.atterizzazione a destra della situazione politica, con una precipitazione alle estreme delle varie forze politiche e con un impressionante moto centrifugo. Ma le posizioni conservatrici erano rafforzate solo in apparenza, poichè il loro precisarsi non faceva che facilitare un raggruppamento a sinistra degli elementi più progressisti. Il 1954 si sarebbe preoccupato di dimostra.re che nessuna delle due soluzioni, quella di un1' destra chiara o di una chiara sinistra, era possibile nella realtà parlamentare, e lungo tutto l'anno sarebbe gravata su Palais Bourbon la minaccia della dissoluzione. [101] Bibloteca Gino Bianco.
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