Nord e Sud - anno IV - n. 35 - ottobre 1957

1935, con la destra al potere, gli operai francesi avev,ano realizzato l'unità d'azione malgrado se non contro i loro dirigenti, e il mov imento aveva avuto una conclusione politica nel Fronte Popolare; nel '53 la situazione era ,assolutamente diversa, non v'era alcuna possibilità di Fronte Popolare perchè mai la sinistra democratica si sarebbe accordata coi comunisti, mancava anzi fin dall'inizio una determinat,a motivazione politica. G-li scioperi erano dunque un fatto politico solo nella misura i n cui sempre la manifestazione di uno scontento economico-sociale è un fatto politicamente rilevante; ~a erano, prima ancora, la testimonianza dell' insoddisfazione profonda dei ceti meno agiati, della loro avversio ne all'involuzione conservatrice che aveva caratterizzata la politica eco nomica degli ultimi due ~nni: la ~lasse operaia francese, in assoluta spon taneità, esprimeva la sua protesta per essere tenuta ancora come una classe minore nella • nazione. Il governo era riuscito a dominare la situazione con molta difficoltà, alter~ando le promesse e le minacce, ed era venuto fuori dal la prova inde: bolito, come se un violento scossone l'avesse reso ancora più malfermo di quanto non fosse in origine: l'irrequietezza di uno dei par titi che costituivano la maggioranza, del M.R.P., la sua insofferenza di restar imprigionato in un.a maggioranza conservatrice, s'erano viste distin tamente nella fermezza con cui i cattolici avevano parteggiato, dall'intern o della compagine ministeriale, con la Conféderation Française des Travailleurs Chrétiens che era la loro centrale sindacale. Ma ancora più debole p areva il governo perchè, mentre ancora il paese era paralizzato dagl i scioperi, era sopraggiunto l'altro scossone, più grave forse anche se meno visibile, quello della crisi marocchina: questa volta si potè constatare addir ittura una carenza del governo di Parigi, un disaccordo tra i vari niembri della coalizione (alcuni dei quali sembra addirittura che non foss ero informati d,alla piega che prendevano le cose) assai più aspro di quel lo precedente· e che portò alle dimissioni del ministro Mitterand. La politica francese che aveva alternato le promesse ai colpi di forza,. che aveva perso le occasioni favorevoli e tentato di crearne d i altre per lasciarle poi nuovamente cadere col tornare al vecchio gioc o dei berberi contro i musulmani, dei cazds contro il sultano, aveva ottenuto il risult,ato di far convergere tutto, o quasi, il nazionalismo intorno al disce11den- [98] Bibloteca Gino Bianco

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