cesso non dissimile da quello notato a proposito della risicoltura, ossia la graduale eliminazione delle piccole aziende, impossibilitate a tenere il ritmo di progresso tecnico delle grandi aziende, tipo la Rivetti e la Zegna), o addirittura in altre contrade del Biellese, sottoponendosi ad una fàticosa spola giornaliera tra il l11ogodi lavoro e la propria cas,a. C'è, è vero, una tranvia elettrica, lina delle tante istituite da compagnie straniere più di cinquant'anni ,addietro: ma essa termina precisamente all'imbocco dell'alta valle. E questa è sicuramente una delle ragioni che spingono a un certo punto i valligiani, specie quelli che abitano in frazioni arrampicate sulle pendici dei monti, a decidere di trasferirsi in paesi più vicini agli stabilimenti. Il progresso sociale e civile della popolazione locale ha tratto senza dub·bio un valido incentivo dalle scuole professionali che esistono in due dei cinque comuni. Sono istituzioni fondate e sostenute da persone origina- .. rie della zona, e mancano del riconoscimento statale. Ma la gente del posto va fiera dell'ottima {ama di cui godono in tutto il Biellese, e persino all' estero, giacchè in alcune località della Svizzera i diplomi rilasciati da queste scuole sono considerati titolo preferenziale dai datori di lavoro. Infine, una circostanza che non v~ taciuta è che, pur essendo i cattolici in maggioranza, una parte degli abitanti appartiene alla chiesa evangelica ' ed ha un proprio tempio. In conclusione, il tenore di vita è qui sensibilmente superiore ~ quello medio delle popolazioni montanare del Piemonte, al che ha certamente contribuito l'influsso di una città moderna e prospera come Biella, distante solo pochi chilometri. Ma l'esodo continua, perchè il lavoro in larghissima misura è altrove, ,al piano, e non è pensabile che i giovani, potendo scegliere di sistemarsi in ambienti capaci di soddisfare tutte le loro esigenze di moderni lavoratori industriali, insistano a vivere in paesi tutto sommato così duri e difficili, quasi si trattasse di comodi quartieri residenziali. D'altra parte, in n1olti .casi non c'è· stato e non c'è nemmeno un vero e proprio sradicamento, dato -che il passaggio professionale è avvenuto dentro i confini del Biellese, raro esempio di zona industriale l,argamente decentrata. Così il trasferimento ha voluto dire, per tanti, stabilirsi in uno dei numerosi paesi del circondario; paesi che hanno non poche caratteristiche urbane, ma che sono tuttavia in immediato co11tatto con la campagna, e non comportano un taglio netto con l'ambiente di provenienza. Questa condizione di cose, sotto l'aspetto umano e sociale particolarmen- [76] Bibloteca Gino Bianco
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