Nord e Sud - anno IV - n. 34 - settembre 1957

nella complessa questione economica, che in questi anni ha fatto vers,are fiumi d'inchiostro t~nto copiosi quanto sono potenti gli interessi sezionali cl1e coinvolge, a noi qui basta osservare che una riduzione del 2~/4 de_lla superficie risicola - è questa la misura decisa - pone un problema piuttosto arduo di scelta delle colture sostitutive, e quindi di trasformazione aziendale; problema che si fa via via più grave scendendo dalla grande e media azienda alla piccola e piccolissima. Gli ultimi avvenimenti, dunque, hanno accresciuto ulteriormente il disagio, già accennato, della piccola proprietà coltivatrice; e nello stesso tempo hanno ~perto la via ad un parziale rinnovamento dell'economia agricola vercellese, che avverrà certamente sotto il segno di un'intensificata meccanizzazione, e di una progressiva riduzione della mano d'opera im- • piegata. Così, mentre si sta riaprendo, a ritmo più rapido, l'esodo dalle campagne dei braccjanti, cresce anche il numero dei coltivatori diretti che cercano sistemazione in attività non agricole, persuasi ormai che le prospettive che stanno loro dinnanzi sono di redditi sempre più 1 bassi e saltuari. Nella parte meridionale del Vercellese questo processo -è più appariscente: Pezzana, ad esempio, che è un paese di braccianti noto in tutta la zona per un passato di dure lotte sindacali e socialiste, ha una popolazione ridotta es,attamente alla metà di quella che l'abitava nel 1912; ed essa continua ,a diminuire nonostante l'immigrazione di parecchie famiglie di contadini veneti. Numerosi emigrati delle prime ondate si sono trasferiti all'estero; ma quelli più recenti si sono orientati in prevalenza su Torino. Più d'una analogia con il Vercellese presenta la pianura che ha per centro Novara: ma l'assai più vigoroso sviluppo industriale del Novarese ha consentito e consente un maggior assorbimento di emigrati rurali; tanto è vero che interi treni di vercellesi si riversano ogni giorno nella vicina provincia per distribuirsi insieme ai lavoratori locali nelle sue numerosissime fabbriche. Comunque anche il capoluogo vercellese, con alcune importanti indu .. strie, e soprattutto con i mille mestieri propri di un ·prospero centro di commerci e servizi per un ricco hinterland agricolo, ha assorbito un nu .. mero non trascurabile di ex braccianti e piccoli proprietari; mentre un'altra par~e di essi ha potuto trovare impiego nelle aziende, rapidamente moltiplicatesi, che attendono alla lavorazione industriale del riso. [73] Bibloteca Gino Bianco

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