Nord e Sud - anno IV - n. 34 - settembre 1957

stigio nazionale; invece il suo passivo si è triplicato in due-tre anni; forse questo è avvenuto perchè gli è mancato il coraggio di essere diametralmente diverso dagli altri giornali della città, vecchi e sciatti, antiquati e provinciali; o meglio, era diverso, ma ne ha tratto ragione di timore, invece che di conforto e di coraggio. Cionondimeno lascia un vuoto, come si diceva, e soprattutto il buio. Oggi noi non possiamo che esprimere tutta la nostra solidarietà nei confronti di uomini come Astarita e Zagl1i, dai quali molte cose ci hanno diviso, ma con i quali c'è qualcosa di comune che certamente ce li faceva apparire assai diversi da altri personaggi consolari della stampa napoletana; ma è lecito esprimere anche un augurio, che quel vuoto non resti tale, che in quel buio si riaccenda un qualche lume, che l'eredità del Giornale non venga dispersa. FRANCESCO COMPAGNA • [69] Bibloteca Gino Bianco .

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