Nord e Sud - anno IV - n. 34 - settembre 1957

intorno ai più fitti legami che si sono venuti intrecciando fra politica migratoria, politica meridionalista, politica europeista. Sono legami che impongono· uno stretto coordinamento della prima con la seconda e con la terza. Di questo devono acquistare coscienza gli ambienti politici, colpevolmente intesi a organizzare sagre dei « migliori » e voli dell' « arcobaleno », usi ancora a balbettare poche generiche considerazioni pro o contro quella politica migratoria che richiederebbe una vera e propria pianificazione, e comunque di non essere insolentita con voli, sagre, mostre, conferenze. FRANCESCO COMPAGNA Cronache napoletane L'agosto napoletano è stato più movimentato del previsto. È affiorato un nuovo scandalo ai margini dell'r\mministrazione di armatori e appaltatori che da più di un quinquennio sgoverna la città e ricatta i governi. Non sappia1no ancora se questa volta il governo si rifiuterà di subire il ricatto e se avrà il coraggio di andare fino in fondo, che poi sarebbe il coraggio di fare il proprio mestiere. Se l'Amministrazione di Bologna avesse mostrato appena uno spiraglio delle crepe che ha mostrato quella di Napoli, se solo per un attimo il sindaco Dozza avesse fatto intravvedere un atteggiamento appena somigliante a quello che è consueto del sindaco Lauro, quale prefetto non si sarebbe fatto premura di spedire un commissario al municipio petroniano? A Napoli invece si sono avuti prefetti come Paternò e Diana, l'uno servile, l'altro condiscendente nei confronti di I"'auro. Naturalmente c'era di mezzo anche la questione dei voti del P.M.P. alla Camera, cl1e oggi sembra non sussistere più, perchè, ahimè! ci sono per l'on. Zoli i voti del P.N.M.; ma c'è sempre il timore del governo di alienarsi l'opinione pubblica napoletana, più di quello che non sia già, ove esso procedesse nei confronti dell'Amministrazione come le regòle del buongoverno esigerebbero. Qui è il ricatto di Lauro; e a questo ricatto non sarebbe più lecito soggiacere. Già altre volte abbiamo detto che dei sentimenti malsani dell'opinione pubblica napoletana - la parte peggiore, anche se maggioranza - non si deve tenere alcun conto quando è in gioco il buongoverno. Anche se il corrispondente del Corriere della Sera ancora una volta è sembrato preso di ammirazione per « il ritmo febbrile di attività » che è la cortina fumogena con cui l'amministrazione del sindaco Lauro nasconde il suo vero carattere di « consorteria » nel senso peggiore del termine, la sostanza delle cose resta quella che sempre vanamente abbiamo denunciato: questa amministrazione è una vergogna per la nostra città e per il nostro paese. I fatti d'agosto, dopo quelli dell'aprile, ne sono una conferma ulteriore. Si può deplorare la famigerata [66] BiblotecaGino Bianco

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