Nord e Sud - anno IV - n. 34 - settembre 1957

Da Marcinelle il trasvolatore avrà proseguito il su·o raid, fatto perdere tempo ad altri consolati; avrà offerto il volto ufficiale della patria ad altri lavoratori e raccolto altri « entusiastici consensi», fino a quelli delle colonie lontane; e forse, di questi consensi egli stesso avrà descritto le « commosse » espressioni per la terza pagina del Corriere della Sera. Ora, non è ammissibile che l'Italia, mentre si rifiuta di concedere il passaporto gratuito agli emigranti (e per questo argomento si ricordino le pagine che vi ha dedicato Luigi Einaudi nello Scrittoio del Presidente), mentre non riesce a stanziare in bilancio che la magra cifra di 570 milioni per l'assistenza agli emigrati, mentre non prevede facilitazioni ferroviarie e viene meno, per triste necessità o per imperdonabile negligenza, a tante altre esigenze degli cc italiani nel mondo », alle scuole elementari per i bambini e per gli analfabeti di ritorno, per esempio, spenda la somma necessaria per imprese del tipo di quella che, protagonista il Sig. Lualdi, finanziatore il CONI, patrocinatore il Ministro della Difesa, viene ora a coronare una Legislatura che sistematicamente ha ignorato i problemi dell'emigrazione. Per piccola che sia questa somma, essa rappresenta un·o sperpero che ci offende, cosi come ci offende la presunzione che esibizioni di simil genere possano essere di sollievo morale per gli emigrati. Non ci consta che la notizia del volo chiamato dell'arcobaleno abbia dato luogo a qualche interpellanza in Parlamento, dopo che è stata pubblicata sul Corriere della Sera; nè ci siamo potuti rallegrare a leggere sui quotidiani, e sui periodici ,più diffusi, adeguate proteste; temiamo anzi di dover leggere, fra il momento in cui scriviamo e quello in cui questa nota sarà pubblicata, enfatici commenti alle varie tappe del raid che intanto avrà avuto inizio; e no11 osiamo sperare che qualche corrispondente dei giornali italiani, dal Belgio per esempio, faccia valere i11 occasione dell'arrivo di quel trasvolatore non diciamo una protesta ma almeno qualche riserva. Quegli stessi giornali che lo scorso anno insorsero contro « la piaga dell'emigrazione» e che dalla sciagura di Marcinelle colsero l'occasione per una lacrimosa retorica, chiedendo il rimpatrio dei sopravvissuti quando perfino i parenti delle vittime, ·pur di sfuggire alla disoccupazione e alla miseria del ·sovraffollato e sottosviluppato Abruzzo, cercavano di occupare il posto in miniera lasciato vuoto da chi nella miniera era stato sepolto, quegli stessi giornali, dicevamo, non trovano ora nulla da obiettare contro il cattivo gusto, per non dire altro, di questo preteso « viaggio di grande valore sportivo e ideale »? E non c'è un parlamentare, abruzzese magari e possibilmente non comunista, che senta la necessità di interpellare il Governo? E l'on. Taviani, che non è certo l'uomo ·peggiore dì questo Governo, non poteva fare .a men~ di offrire il suo patrocinio a questo insolente arcobaleno? Noi abbiamo a lungo insistito su queste pagine nel richiamare l'attenzione [65] Bibloteca Gino Bianco

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