carattere demagogico del provvedimento - perchè in materia ogni percentuale sarebbe arbitraria - ci sia consentito di dire che questa affermazione è dottrinaria, non politica. Anzitutto non è poi tanto arbitraria una percentuale del 40% che si mantiene, per gli investimenti nel Sud delle imprese controllate dallo Stato, al di sotto della percentuale (49%) assegnata al Sud dal · piano Vanoni per gli investimenti industriali e pubblici e privati: vista da questo punto di vista la percentuale dell'emendamento Cortese rappresenta un richiamo al piano Vanoni. 1\.fapoi, c'era forse qualcosa di più arbitrario da un punto di vista astratto delle tabelle della « legge stralcio », che fissavano «meccanicamente» le varie percentuali di esproprio della grande proprietà fondiaria in base all'estensione e al reddito? Eppure, senza quelle tabelle, senza quella « meccanicità », è lecito immaginare che il campo delle riforme agrarie sarebbe ora seminato di eccezioni, esclusioni, sospensive ecc., è lecito immaginare che gli « scorpori » sarebbero stati assai più arbitrari delle tabelle. · Non si dica quindi che è stato votato dalla Camera un provvedimento « che avrà come conseguenza quella di spingere le aziende pubbliche ad eluderlo ». Si rifletta meglio nel provvedimento e si vigili, specialmente da parte della sta1npa democratica, sulla sua scrupolosa attuazione cosi da parte dell'IRI e dell'ENI, come da parte dei governi, che, attraverso il Ministero delle Partecipazioni recentemente istituito, sono più che mai responsabili di tale attuazione. n. d. r. Un anno dopo: collaborazione economica italo-tedesca A un anno di distanza dalla visita a R·oma del Cancelliere Adenauer, che sanzionava ufficialmente una più stretta collaborazione fra il nostro paese e la Repubblica Federale nel campo economico, val la pena di fare un primo bilancio dei risultati raggiunti. Merita innanzi tutto di venir ricordato che, come già menzionato, sia pur velatamente, nel bollettino ufficiale della visita di Adenauer, il quadro di un'integrazione europea è stato continuamente tenuto presente dai responsabili della politica e dell'economia tedesca: non vi è stata perciò alcuna intenzione di sostituirsi a, o concorrere con, organismi quali la Banca Europea, o il Fondo Sociale della CEE, di cui l'Italia in un futuro che speriamo non lontano verrà a profittare. Ciò ha limitato lo sviluppo e il raggio d'azione della collab·orazione indetta sotto l'auspicio puramente bilaterale dei due governi e delle due economie nazionali. Inutile nascondere che « collaborazione economica » significa qui, per tre quarti almeno, aiuto all'Italia e in J)articolare al Mezzogiorno. Nel quadro dell'azione governativa promossa dal Cancelliere è stato [54] Bibloteca Gino Bianco
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