tireb1 bero non pochi elementi capaci di meglio illuminare sulla ambiguità dì cui accennav,amò. Un'indagine non velata da una malintesa cautela, poichè alla stessa incidenza politica delle posizioni dei vari oppositori non si contribuisce mantenendo compiacentemente nell'ombra le contraddizioni che le intessono, bens1 stimolando la critica e partecipando ali' opera di chiarificazione; aiutando a misurare, con un giudizio non pietoso sul pas- , sato, l'effettiva importanza della nuova scelta e della polemica intrapresa. L'istintivo atteggiarsi di questi comunisti, ai quali si deve pur riconoscere una ~onsiderevole e positiva capacità di re,azione, non presenta, infatti, caratteri di eccessivaoriginalità rispetto al più generale giudizio che, già in passato, pronunciarono sulla società italiana: ai numerosi eleme11tidi essa che provocarono in loro il rifiuto od il disgusto aggiungono, oggi, il p,artito comunista. Questa addizione sarà .per alcuni un fatto puramente meccanico, e ne risulterà la rinuncia all'impegno politico ,ed il rifugiarsi nella solitu1dine intellettuale, da cui sperano conforto, temendone, a un tempo, il tormento; per ,altri sarà l'acquisizione in forme problematiche di un dato fino a ieri imprevedibile (è forse qui il nodo di tante confusioni), e la ricerca di un nuovo equilibrio si tradurrà nel tentativo di dar corpo e sostanza ad una nuova posizione politica o dottrinaria. Può, quindi, esser vero ,che oggi dal partito comunista si esce non più eretici, ma socialisti: e tuttavia, il pericolo dell'eresia rimane il più vistoso, a detta 1 di qualcuno inevitabile. Alla radice di esso è an-che l'abitu- - dine, acquistata durante la milizia comunista, di sostenere qualunque tesi con citazioni di comodo ottenute isolando nei testi s,acri singoli passi: un metodo fin troppo agevole, che spiega da sè la ragguardevole fortuna che gli è arrisa in questi anni. Ora, tale metodo è certamente condannevole ed antiscientifico q·uando venga applicato nella ortodossia di partito, ma isterilisce qualsiasi posizione quando lo si continui a mantenere oltre l'appartenenza al partito, o nel moffiento in cui matura l'opposizione: << perchè - I scriveva qualche tempo fa Giovanni Ferr,ara - è eretico chi, nei testi e nella tradizione della propria setta, va a cercare quelle frasi e quei momenti che isolati dal contesto negano la setta e le sue durature ragioni». Inoltre, che ciò poss,a derivare anche dal fatto che la struttura in cellule del P.C.I. trasformi in eresie individuali tutte le idee nuove - dal momento che le sottrae ad un -effettivoed ampio dibattito di base, riducendole nell'angolo di un piccola organizzazione - è cosa storicamente esatta ed indubbiamente [42] Bibloteca Gino Bianco •
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