Nord e Sud - anno IV - n. 34 - settembre 1957

Ora, non che vi sia, in noi, il gusto delle .conversioni piene e totali: anzi, accade talvolta che il r~vesciamento improvviso di una intera pos izione non sia altro che il segno di ùna prof onda debolezza e della mancanz a di salde ragioni sia nell'antico che nel nuo,vo atteggiamento. E' certo, però, che la singolare attitudine di quanti, militanti o ex-iscritti, sono in posizione critica nei confronti del P.C.I. si spiega con il fatto ch e essi noti hanno ancora preso pienamente coscienza della assoluta differenz a che corre tra l'app,artenenza al Partito Comunista ed ogni altra collocazion e nello schieramento politico. Differenza originata non da una transitori a congiu.ntura che irrigidisce le strutture del P.C.I. e le rende incapaci di accogliere un qualunque dibattito, ma da quella eh~, orm,ai, è una condizione permanente dei partiti comunisti, e non soltanto in Italia. No-n manc a, a ciò, una precisa ragione storica. Valiani ha rico,rdato che << la saldezza dei partiti comunisti ha le sue radici nella spietata volontà di difendere interna - zionalmente il potere conquistato in Russia e di conquistarlo in ogni pae se in cui sia possibile {arlo, senza pregiudicare gli interessi di potenza, e ormai di grande potenza, dell'U.R.S.S. medesima, che li ha sempre animati» . Per il conseguimento di un simile risultato l'accettazione, esplicita o no, de llo Stato-guida è un fatto assolutamente vitale, e quindi non discutibile; la necessità di muoversi secondo direttive riflesse esclude la possibilità e la utilità di ogni dialettica interna. Non si può trascurare, dunque, che il P.C.I. ha una sua logica che i Giolitti, gli Onofri e tutti g~i altri hanno fino a ieri accettato (o subìto, non importa): che oggi finalmente ne scoprano la sost,anza illiberale, e la rifiutino, è cosa confortante e di importanza considerevole (pur se ci sovviene quanto grave e tragica sia dovuta essere la co ndizione di questo ravvedimento); ma proprio nella milizia di partito, pa ssata od attuale, può ritrovarsi la r,agione di certi limiti obiettivi che costri ngono la loro considerazione. Può darsi, giacchè non è possibile ridurre n ei medesimi termini tutte le posizioni, che in qualcuno l'ambiguità sia rafforzata da ragioni tattiche interne, o cl.allasperanza che il contatto con i pe rplessi sia più agevole quando il distacco dal passato non appaia in tutta la • sua p1en-ezza. Ma nessuna riserva di ordine tattico può garantire contro la condanna che, in casi del genere, il partito non tarda a pronunciare. Nelle tesi degli oppositori viene riconosciuta l'ispirazione del peggiore anticomunismo, e d il pernicioso effetto di portare acqua al mulino borghese. Meritevoli di ta le [40] Bibloteca Gino Bianco ..

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