tali che informano la legge del 20 marzo 1865, in quelle parti in cui furono stabilite le attribuzioni del Ministero e la classific,azione delle opere pubbliche nel territorio nazionale. Noi riteniamo che quelle attribuzioni e quella classificazione non abbiano più ragione d'essere oggi, almeno nei termini in ,cui furono fissate dalla legge del 1865 e dalle successive p,arziali modifiche. Abbiamo già altra volta mostrato la nostra sorpresa di non veder considerata in questa legge come opere d'interesse stata'le le scuole, di cui nella legge stessa non è fatta alcuna menzione. Aggiungiamo che neanche degli acquedotti v'è parola e tanto meno delle fognature e delle opere igieniche in genere. Le omissioni possono spiegarsi riportandosi ,ai tempi e considerando che le scuole e le opere igieniche sono ,conquiste del progresso, cl1e dal 1865 ad oggi ha fatto mdlta strada anche da noi. Ma, mentre il mondo ha progredito, queste opere sono rimaste escluse, in generale, dalla competenza diretta del Ministero dei Lavori Pubblici, che ne ha una indiretta (che va sotto il nome di << alta sorveglianza », esercitata su tutte le opere eseguite con l'intervento dello Stato nel pagamento di contributi, sussidi, ecc.). Molte opere, a nostro avviso, che sono ora di competenza degli Enti locali dovrebbero essere assunte, invece, dallo Stato. Vi sono strade comunali e ·provinciali che hanno un indiscutibile interesse nazionale (ed alcune sono state, con provvedimenti particolari, riclassificate); vi sono le scuole, per le quali non v'è chi non veda l'assurdo del disinteresse diretto dello Stato nei loro riguardi; le stesse opere igieniche hanno tanta importanza nella vita, nella sa'lute e nel rinnovamento sociale della popolazione italiana, che non si possono lasciare alla precaria iniziativa ed alle limitate possibilità finanziarie, tecniche ed amministrative dei Comuni, piccoli o gra11di che siano. Non presumiamo, certamente, d~indicare in questo articolo i criteri che dovranno presiedere alla riclassificazione delle opere pubbliche nel nostro Paese ed alla conseguente attribuzione al Ministero dei Lavori Pubblici di alcune di quelle che sono ora di competenza degli Enti locali, anche perchè interessanti elementi a riguardo ci saranno forni ti dalla progettazione urbanistica in corso. Ci basta 1 aver accennato al problema e di averne sottolineata l'i~portanza proprio nell'esame delle riforme da attuare per semplificare e snellire le procedure ora in vigore. Perchè noi siamo del parere, già espresso innanzi, che, portata nella diretta attribuzione del Mini- [36] Bibloteca Gino Bianco
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