lizia ospedaliera, ecc.); ,alle quali Aziende dovrebbe essere affidata l' esecuzione di tutte le opere che sono ora di competenza diretta dello Stato ed, in parte, di quelle delle Province e dei Comuni. Naturalmente unico do-- vrebbe essere l'indirizzo politico, tecnico ed amministrativo: quello, cioè~ del Ministero dei Lavori Pubblici, con procedure agili e semplici sbloccate, ben s'intende, dagli organi di tutela cui sono sottoposti ora gli Enti loc.ali. È bene chiarire che qua11doparliamo di attività per settori, intendiamo riferirci soltanto alla parte esecutiva perchè la programmazione delle opere deve essere fatta sempre per territorio. A tal proposito è opportuno ricordare che è in corso l'elaborazione di piani regionali che il Ministero dei Lavori Pubblici sta facendo eseguire tramite le Sezioni Urbapistiche isti- . tuite presso i Provveditorati alle OO.PP., e che sono in istato di più o meno avanzata compilazione quelli della Campania e del Molise, della Lombardia e del Veneto, ed allo studio quello del Piemonte. Questi piani territoriali - in armonia ai quali si sono redatti o si stanno redigendo quelli dei centri urbani - saranno successiv.amente coordinati in un piano nazionale. Fra qualche anno - c'è da sperare - potremmo disporre per l'intero territorio nazionale di un'indagine urbanistica aggiornata e coordinata, con l'indic,azione, tra le altre, di tutte le opere di pubblico interesse da eseguire. Saremo cosi messi in condizione di conoscere non soltanto quantitativamente il fabbisogno di nuove opere (scuole, strade, ferrovie, acquedotti, fognature, ospedali, ecc.), .ma anche le località dove queste opere dovranno sorgere; avremo, infir:ie, gli elementi per stabilire i criteri di gradualità da ·seguire nell'esecuzione delle opere stesse. Potremo, in tal modo, - preparare programmi su scala nazionale, che tengano conto non soltanto dell'attuale situazione del Paese ma anche del suo futuro sviluppo econo- - mico e sociale, perchè, a quanto ci risulta, questi piani 'territoriali sono, o dovrebbero essere, studiati sulle direttive del << piano >> \ranoni, come altrettanti s·uoi capitoli regionali. Chi dovrà presiedere alla esecuzione dei lavori di pubblico interesse previsti da questi << piani >> ? Per evitare che il lavoro redatto dalle commissioni di studio, at~raverso indagini approfondite e coordinate, resti poi inutilizzato e faccia la fine di tanti altri piani regolatori, è necessario assicurarsi la piena ~fficienza degli organi esecutivi ed il loro coordinamento, semplice e rapido, con gli Uffici centrali che presiedono alla progettazione 11rbanisticasul piano nazionale. È chiaro che è sempre il Ministero dei La- • [31] Bibloteca Gino Bianco
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