1865; non soltanto per ampliare le attribuzioni del Ministero, ma anche per regolare i rapporti tra questo e gli .altri Ministeri, Enti od Amministrazioni interessati alle opere pubbliche statali. A tale problema dà particolare rilievo l'on. R.omita, che scrive a rig11ardo: « Il punto più delicato della questione resta quello dei settori di confini tra l'Amministrazione dei Lavori Pubblici, che produce le opere, e le altre Amministrazioni che di tali opere si valgono per l'esercizio delle loro attività istituzionali ». Ed aggiunge: « .... a questo termine delicato della questione può facilmente provvedersi con l'istituzione di appositi organismi di collegamento >>. Ciò riguarda quelle opere (come le scuole, le ferrovie, i porti, ecc.) che interessano altri Ministeri (la Pubblica Istruzione, i Trasporti, ecc.) che dovrebbero essere collegati a quello dei Lavori Pubblici. È possibile fare ciò in breve tempo? Hanno il Governo ed il Parlamento la volontà e la sensibilità di occuparsi di questi problemi? Sono disposti il Ministero e le varie altre Amministrazioni a cedere ciascuno la sua parte di prerogative e di prestigio, di tanto quanto occorra per raggiungere un'intesa? Questi ed altri interrogativi che noi poniamo per la costituzio11e degli organi di collegamento, valgono anche per tutte le altre questioni che dovremo in seguito, nel corso di questo articolo, trattare. Noi li abbiamo anticipati, per porre subito sott'occhio al lettore le difficoltà che si presentano per concretare l'auspicata riforma della legislazione e dell'organizzazione del Ministero dei Lavori Pubblici e per ricordare come lo stesso on. Romita, che è stato per molti anni a capo di questo Dicastero, nonostante la sua convinzione della necessità ed urgenza di attuare al più presto la ri- . forma, sia riuscito a fare ben poco. Vi sono, poi a1tri aspetti del problema della riforma della legislazione: alcuni di carattere specificamente tecnico (come il nuovo Capitolato speciale d'appalto, alla cui redazione si è già provveduto e che dovrà sostituire quello, ancora vigente, che rimonta al 28 maggio 1895); altri riguardano l'aggiornamento di leggi fondamentali (quella, ad esempio, sull'espropri.azione per pubblica utilità, che è del 25 giugno 1865: perchè una delle maggiori difficoltà che s'incontrano nell'esecuzione delle opere pubbliche è pro-- prio quella del rapido reperimento delle aree); v'è, la legge urbanistica, del 17 agosto 1942, che attende ancor.a il regolamento. Vi sono, infine, i Testi [24] Bibloteca Gino Bianco
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