Nord e Sud - anno IV - n. 34 - settembre 1957

I Il problema se gli esistenti organi dello Stato fossero in condizioni di adempiere a questi nuovi compiti o se fosse necessatio crearne altri, si ~ risoluto in senso negativo per il Ministero dei Lavori Pubblici, con l'istituzione dell'INA-Casa e della Cassa per il Mezzogiorno. Esso si è riproposto per il piano di costruzione di ]00 mila aule in 10 anni, e si porrebbe in termini ancora più vasti e complessi qùando ci si decidesse ad attuare risolutamente il « programma decennale di sviluppo economico» (piano Vanoni). Com'è noto, questo <<programma>>,,al fine di assicurare maggiori e più stabili occasio11idi lavoro in modo da eliminare, sia pure gradualmente, la disoccupazione e la sottoccupazione, si propone di mettere in moto una più rilevante massa d'investimenti in tre settori propulsivi dell'attività econo,mica del Paese: l'agricoltura, le imprese di pubblica utilità e le opere pubbliche. A seconda dell'andamento del «piano>> e della congiuntura economica, potrebbero, poi, agire due altri settori regolatori (l'edilizia ed il rimboschimento). Nella massima parte dell'attività che si dovrà svolgere nei settori propulsivi e regolatori, è richiesta l'azione, diretta o indiretta, dello Stato, a mezzo del Ministero dei Lavori Pubblici: in quanto vi_saranno sempre opere che richiederanno un investimento statale, sia sotto forma di diretto intervento nella spes.a, che sotto forma di concorso, sussidio o contributo. Questi rapidi accenni allo schema di sviluppo dell'occupazione e del reddito, ed ai riflessi che esso avrà sull'attività del Ministero dei Lavori Pubblici, dànno una idea ab1 bastanza chiara delle altre ragioni di eccezionale rilievo, oltre quelle da noi precedentemente esposte, per le quali è indispensabile ed urgente una riforma delle strutture del Ministero, se si vuole che ad esso vengano assegnati .alcuni compiti fondamentali del «piano», che riguardano, appunto, i maggiori investimenti nei settori propulsivi e regolatori della vita economica del nostro Paese. Perchè, se questa riforma non ci sarà, si dovrà necessariamente ricorrere alla creazione di nuovi o.rganismi od Enti che dir si vogliano, e saranno ancora più esautorati gli esistenti organi ministeriali. Dei provvedimenti a nostro avviso indispensabili per rendere efficienti ed operanti i mezzi finanzi.ari messi a disposizione del Ministero dei Lavori Pubblici abbiamo già_parlato. Ora diremo degli strumenti esecutivi, ossia ~egli organi tecnico-amministrativi, e della legislazione che ad essi presiede. [22] Bibloteca Gino Bianco

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