I La politica dei lavori pubblici di Ferdinando Isabella I I* Tra i compiti fondamentali dello Stato v'è quello di ere.are, di sviluppare e di potenziare le installazioni di base, il capitale fisso sociale della Nazione: quel complesso di opere pubbliche che costituisce l'indispensabile infrastruttura della vita economica del Paese. A questa funzione dello Stato va aggiunta quella di fornire a tutti ì cittadini i servizi essenziali alla vita ed al progresso di una società moderna. L'organo statale che finora ha adempiuto a questi compiti è stato il Ministero dei Lavori Pubblici. Buona parte del merito o del demerito che sono toccati allo Stato per l'azione che esso ha svolta, è dipesa dalla sua po. litica dei lavori pubblici e dal modo come il Ministero ha funzionato. In un Paese come il nostro, e specie nel Mezzogiorno, dove tutto si attende dallo Stato, il cui intervento non si vuole limitato ai soli settori propulsivi, e dove le opere pubbliche rappresentano, talvolta, la parte essenziale delle nostre attività economiche, l'aspetto positivo dello Stato si è fatto sentire con la costruzione delle strade, degli acquedotti ecc., face11do,in parte, dimenticare l'altro suo aspetto; quello di chi impone le tasse e fa dei nostri figli, a vent'~nni, dei soldati. Con l'aumentare delle esigenze dell'attuale organizzazione sociale, sono aumentati ançhe i compiti dello Stato ed il Ministero dei Lavori Pubblici è stato chiamato ad un lavoro sempre più vasto e complesso, mentre i mezzi e gli strumenti di cui esso dispone sono rimasti più o meno gli stessi. * La la parte di questo articolo (diviso appunto in due parti autonome, quella relativa ai mezzi finanziari della politica dei lavori pubblici, questa agli strumenti esecutivi) si legge nel numero precedente di Nord e Sud. [21] Bibloteca Gino Bianco I
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