Nord e Sud - anno IV - n. 34 - settembre 1957

ancora una volta prevalentemente nelle regioni meridionali. Non sembra che vi siano effettive possibilità di una maggioranza assoluta democristia ... na, anche se forse è lecito prevedere una più forte maggioranza relativa di quella cui dette luogo il 7 giugno 1953. Non sembra altresi che il co- - munismo potrà del tutto -eiamuffare la sua crisi politica con il tamponamento della crisi elettorale, le flessioni fra l'elettorato proletario con i guadagni fra l'elettorato sottoproletario. Sembrerebbe invece che i socialisti possano giocare più di una carta utile, a condizione di uscire dallo stato di p,aralisi che è seguito al Congresso di Venezia. Certo le indicazioni di cui si dispone fanno ritenere che l'elettorato chiede ai socialisti di passare da I una sterile posizione di fiancheggiamento del P.C.I. a una op,erante posizione di condizionamento della D.C. Se questo pass,aggio dovesse far perdere ai socialisti i quasi 700.000 voti << strettamente legati al comunismo » di cui parla Braga, altri voti, politicamente più significativi, verrebbero certamente a compens,are quella perdita; senza contare il pericolo obiettivo per cui, a.Ilaperdurante paralisi del P.S.I., il suo elettorato autonomista potrebbe fornire esso - in misura maggiore o minore rispetto ai 700.000 elettori paracomunisti - una risposta scissionista. Naturalmente, tout se tient; e, ·come dicevamo all'inizio, l'una previsione è legata all'altra e tutte si condizionano a vicenda nell'ambito di quella realtà ,che ab·biamo definito la fiuidità alle giunture tra le varie forze politiche che scenderanno ,in campo di qui a· qualche mese, nell'intento di conquistare ciascuna posizioni determinanti per influenzare l'and1 amento della III Legislatura della Repu·bblica Italiana. [20] Bibloteca Gino Bianco

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