Nord e Sud - anno IV - n. 34 - settembre 1957

' nistrative del '51-'52 e le politiche del '53 sarà registrato dalla D.C. anche tra le amministrative del '56 e le politiche del '58, saremmo ancora ben lontani dal margine di sicurezza per la maggioranza assoluta: 38,8%. -f- + 4,2% == 43~1~, infatti: mancherebbero sei punti al fatale 49%. Mancherebbero cioè circa due milioni di elettori; e due milioni· di elettori non - si guadagnano coi virtuosismi orglanizzativi. Solo un richiamo politico C(}- me la « grande paura » del 1948 o un'improvvisa, paralizzante, profonda sfiducia in tutti gli altri partiti da parte dell'elettorato (un fenomeno cioè che si potrebbe definire di astensione non dal voto ma al voto, e che consisterebbe nel votare « scudo crociato» per forza d'inerzia) potrebbero assicurare alla D.C. questi due milioni che, aggiunti a quelli che le abbiamo fatti guadagnare per ipotesi, potrebbero farle conseguire la maggioranza assoluta. L'organizzazione, la piattaforma integralista, lo sforzo di essere, o di mostrarsi, polivalente, per piacere a tutti, non sono sufficienti a ciò. Ma possiamo precisare ulteriormente questi calcoli. Se, infatti, si accetta la suddivisione del paese in tre raggruppamenti << caratterizzati da una dinamica elettorale che ricorre con sufficiente costanza nei territori che li compongono »: Piemonte-Liguria-Lombardia (le regioni cioè più progredite eco11omic,amente e socialmente); Veneto-Emilia-Toscana-Marche-Umbria; e finalmente il Mezzogiorno continentale ed •insulare (Lazio incluso): se si accetta questa suddivisione e si guardano le cifre della D.C., si può giungere ad una conclusione assai interessante. Piem. - Lig. - Lomb. Ven. - Em. -Tosc. - Marche - Umbria Mezzogiorno 1948 50,1% 1951-52 41,6% 35 8' 0 1 , /o 32,7% 1953 42,9% 39,8% 38,3% 1956 TT ,oqm=, ....,, ___ ...... 42,6 % ~~ ·--f'V""1IIDIIII Da questa tabella salta agli occhi una conclusione evidente: nel 1948 la D.C. aveva la maggioranza assoluta nel Sud e non nel Centro-Nord (nel << triangolo industriale >> varcava le soglie di essa, ma nelle altre regioni, ( 1 ) Tutti questi dati sono riportati da uno studio di Luciano Mazzaferro e Luigi Pedrazzi: << Il voto del. 27 maggio », in Il Mulino, n. 56. Va rilevato tuttavia che gli Autori, dovendo assumere come termine di confronto per il 1951-'52 e per il 1956 le elezioni provinciali e non quelle comunali, hanno escluso la Val d'Aosta, il Tren- [II] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==