Nelle successive elezioni regionali del '51 la D.C. però retrocedeva da oltre 7.000 a 4.900 voti. Nel '53 jl repubblicano Raja perdeva il suo seggio al Senato ed al suo posto veniva eletto il comunista Filippo Asaro. L'amministrazione comunale, che, come abbiamo visto, nel '46 era andata alle sinistre, nel '5'o veniva sciolta, con un discutibile provvedimento dell'on. Restivo, allora Presidente della Region'e, e sostituita da una gestio11ecommissariale che durò due a11ni.Il commissario prefettizio preparò il I terreno ad una operazione elettorale che doveva upire in una grande lista, sotto l'insegna di S. Vito, patrono di Mazara, monarchici, repubblicani, socialdemocratici, democristiani, liberali, indipendenti di destra. Questa lista ottenne la maggioranza per soli 150 voti, ma non si mantenne compatta ad elezioni avvenute, data la sua eterogenea composizione; due anni dopo i socialdem-ocratici lasciavano la coalizione pas1 sando alla « opposizione costruttiva». Quest'atto costituiva la premessa del susseguente processo di unificazione delle forze di sinistra, che si realizzava in occasione delle elezioni amministrative del '56. .. Le elezioni comunali del 27 maggio '56 vedevano schierati due blocchi • contrapposti entrambi eterogenei: da una parte P.N.M., P.M.P., D.C., P.R.I., P.L.I., M.S.I. (che questa volta non sapeva resistere, come la volta precedente, alle pressioni della Curia vescovile); dall'altra parte si trovavano P.C.I.,P.S.I.,P.S.D.I. (n.d.r.: è proprio un paradosso quello di chi afferma che gli « apparentamenti >> nel Mezzogiorno imponevano almeno una scelta politica relativamente più ovvia, meno locale, veramente politica?). Il programma dell' « Alleanza Democratica Popolare » era essenzialmente fondato sul risanamento del 'bilancio, gravemente dissestato dalle passate amministrazioni, che avrebbe consentito di affrontare e risolvere una serie di gravi 1 proble~i, quali il miglioramento dei servizi (fogn.ature, acqua, illuminazione, ecc.), la costruzione del mercato del pesce, ecc. La ·situazione finanziaria del Comune di Mazara alla vigilia delle ultime elezioni, come abbiamo detto, era particolarmente grave. Da uno stato iniziale di pareggio realizzato dall'amministrazione di sinistra si era pervenuti, con un crescendo continuo, ad opera della gestione commissariale e dell'amministrazione di destra, ad un disavanzo impressionante. [116] Bibloteca Gino Bianco
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