La situazione delle forze politiche in Mazara dopo la Liberazione era nell'insieme la seguente. Il partito che raccoglieva maggior numero di adesioni era il repubblicano, che aveva quali suoi esponenti principali alcuni elementi dell:i « vecchia guardia», ed un gruppo eterogeneo, composto di industriali, armatori e giovani universitari. Vaste adesioni raccoglieva pure il partito socialista da parte del ceto medio evoluto, dei professionisti, che cercavano confusamente nel socialismo « qualcosa di nuovo». Nella quasi totalità dei casi si trattava comunque di adesioni opportunistiche, o tutt'al più sentimentali, e non certamente dettate da motivi ideologici. Invece il partito comttnista riusciva ad organizzare la gran massa del bracciantato agricolo affa.. mato di terra con lo slogan (che ebbe tanta fortuna a quel tempo in Sicilia) « la terra ai contadini>>. Se in un primo tempo i dirigenti comunisti furono tutti artigiani e contadini, nel corso di questi ultimi dieci anni invece a dirigere le sorti del partito sono andati gli intellettuali di origine contadina. Qualche elemento, come l'attuale sindaco, il dott. Salvatore Giubilato, proviene dal ceto medio. Scarsa importanza avevano avuto fino al '48 i democristiani, che raggruppavano soltanto gli elementi appartenenti alla Gioventù di Azione Cattolica. Attorno all'Uomo Qualunque ed ai liberali confluirono gli ex stt1denti del '40, reduci, e gli elementi più caratteristici e «folcloristici» del passato regime, che poi fandarono una modesta sezione del M.S.I. Sempre nel '45 esisteva a Mazara un Circolo Universitario, orientato a sinistra, sede di animose polemiche tra cattolici e laici, nonchè un nuovo circolo << Giordano Bruno », di tendenza anarchica. Entrambi i circoli ebbero però vita breve. Alle elezioni comunali del '46 furono presentate diverse liste, e la maggioranza dei voti andò a quella socialcomunista («Alleanza del Popolo»), seguita con lieve scarto di voti da quella repubblicana. Alle elezioni regionali del '47 per la lista repubblicana venne eletto deputato a Palermo l'on. Stefano Vaccara, noto industriale mazarese, il quale venne poi nominato Assessore ·Regionale alla Pesca e alle attività marinare. · Il '48 segnò la subitanea ascesa della D.C., alla quale andarono i voti delle destre e parte di quelli repubblicani. [115] Bibloteca Gino Bianco
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