Nord e Sud - anno IV - n. 34 - settembre 1957

La meccanizzazione della pesca, come abbiamo accennato, ebbe inizio a Mazara circa trent'anni fa; si è notevolmente intensificata tra il 1936 ed il 1940 ed ha avuto il suo massimo sviluppo in questo secondo dopo-- guerra, tanto che quello di Mazara è diventato il primo porto pesch·ereccio d'Italia. Basta·pensare infatti cl1eesso da solo tratta annualmente un quantitativo di pesce destinato al consumo di gran lunga superiore al quantitativo prodotto da Trapani, Marsala e Castellammare del Golfo messi insieme. Fino ad alcuni anni fa pertanto la marina da pesca mazarese dava lavoro ,a diverse migliaia di persone ed interessava ingenti capitali. La situazione però è purtroppo andata di recente sempre più peggiorando, e si è arrivati anzi alla completa smobilitazione degli stabilimenti ittico-conservieri, che hanno dovuto chiudere i battenti, portando alla disoccupazione migliaia di lavoratori, in maggioranza donne (che, anche se sfruttate a 57 lire l'ora, e lavorando in condizioni igieniche penose, venivano volentieri dai centri viciniori a. prestare la loro opera). Le cause di tale crisi sono da ricercarsi anzitutto nella importazione di prodotto ittico conservato, nipponico, scandinavo e peruviano. Un altro motivo può ritrovarsi nella tassa sul sale destinato alla conservazione del pesce (provvedimento, questo, che mai era stato concepito dai governi borbonici) ed infine, << goccia che ha fatto traboccare il vaso», nell'interdizione della pesca nei mari che per lunga tradizione erano solcati dai natanti~ mazaresi. Le categorie economiche interessate ritengono che la crisi attuale si potrebbe risolvere sospendendo immediatamente tutte le importazioni di pesce conservato e fresco; con l'acquisto massiccio da parte dell'amministrazione militare di prodotti ittici siciliani; con l'adozione di tariffe ferroviarie di favore anche per i prodotti ittici, nonchè ricorrendo ad una legge che allevii il gravame fiscale che pesa sulle piccole aziende di tale settore. D'un certo interesse è la storia politica di Mazara. Notiamo anzitutto che Mazara, insieme a Marsala, Trapani e qualche altro centro, fa _parte di una zona particolarmente evoluta dal punto di vista sociale, e che non risente di quelle condizioni di vita feudalì esistenti là dove _domina tuttuora la mafia, e cioè in quei centri che, come Alcamo, Castelvetrano, Salemi, vengono qui comunemente indicati con le denominazioni di << zo- [1131 Bibloteca Gino Bianco

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