Nord e Sud - anno IV - n. 34 - settembre 1957

all'eccedenza delle nascite sulle morti, in quanto scarso rilievo ha l'eccedenza del movimento im~igratorio. Il 51,1 ~/4 della popolazione è dedita all'agricoltura, il 27,!1%all'industria e ai trasporti, 1'8,2% al comm·ercio. L'agricoltura e la pesca sono ancora oggi, come nel passato, le principali fonti di ricchezza del paese. Altre forme di attività non mancano, ma hanno minore rilievo: le stesse industrie che vi prosperano sono infatti derivate dall'agricoltura e dalla pesca. L'agricoltura, che come abbiamo visto interessa gran parte della popolazione mazarese, è fiorente; la campagna è ben coltivata, scomparsa del tutto è la malaria che prima era una piaga endemica delle zone :Soggette agli straripamenti del fiume Delia. L'agricoltura mazarese non si basa però sugli insediamenti in campagna: i caratteristici « bagli » degli ex feudi ed i modesti fabbricati rurali, sparsi nella zona dove la piccola e piccolissima proprietà è più diffusa, non forniscono che il ricovero momen-· taneo per gli uomini e gli animali da lavoro. Essi servono a conservare gli arnesi e, solo eccezionalmente, e per un tempo limitatissimo, anche il prodotto che verrà subito dopo trasportato in città. Le colture ,più diffuse sonq quelle della vite, dell'ulivo, dei cerealj; le altre colture sono poco rilevanti. I vigneti, che talvolta sono consociati con l'ulivo, hanno uno sviluppo grandissimo e sempre rinnovati si estendono ovunque. Attualmente però il mercato vinicolo di Mazara si trova in uno stato . di crisi, alle cui cause è bene accennare. La crisi enologica ha alla sua base, come ci hanno detto alcuni esperti del luogo, le sofisticazioni, -chehanno intaccato la genuinità del prodotto, causando tra l'altro un elevato squilibrio tra l'offerta del vino Marsala e la domanda, e facendo cosi scendere il prezzo d'acquisto da parte degli industriali. Tali sofisticazioni, raggiunte attraverso prodotti alcooliger1i (fichi, datteri, uva passa, carrube, ecc.), finora non sono state stroncate · ,da alcun energico intervento governativo, nè nazionale, nè regionale. ~a la ricchezza mazarese è dovuta soprattutto alla pesca e alle attività collaterali. La pesca infatti interessa normalmente oltre duemila marittimi che trovano imbarco sui natanti, oltre le maestranze dei cantieri di costruzione, i meccanici delle officine, i camionisti addetti al trasporto del pesce fresco destinato al consumo di Palermo e di altri mercati minori, e le maestranze impeg11atenegli stabilimenti conservieri. (112] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==