in questo senso si stia cominciando ,a seguire. Occorre sempre più valorizzare questo orientamento, creando nuove iniziative nel settore. Bisognerebbe, ad esempio, trovare il modo di associare le pubbliche amministrazioni alle spese per costruzioni di ostelli più capienti ed attrezzati: si potrebbe cominciare d,agli organi comunali, i quali verrebbero a guadagnare dalle entrate generali sul turismo il danaro eventualmente concesso a tali iniziative. Nel settore dei campings, inoltre, eventuali org.aniz.. zazioni a cura del Comune e di Enti per il Turismo potrebbero portare anche ad un relativo guadagno di gestione, dal momento che esistono floridi e frequentati c,ampeggi che sono tenuti a gestione privata. Ci sembra, in definitiva, che i problemi del nostro turismo debbano essere discussi ed affrontati su basi realistiche e concrete. E, in tal senso, è in primo luogo indispensabile orientare una attività esclusivamente sulle indicazioni che fornisce la realtà e l'esperienza nel settore. Certi interessi, grossi e vistosi quanto si voglia, ma estremamente labili ed aleatori, dovrebbero essere .abbandonati, al fine di non pregiudicare interessi singolarmente più minuti, ma che diventano molto più importanti dal momento ' che vengono sorretti da una massa rilevante. La strada che abbiamo indicata - sostenendola sulle rilevazioni s~atistiche di questi ultimi anni - ci sembra avviare a un piano concreto per sollevare le fortune turistiche della città. Volere ignorare, o quanto meno sottov~lutare, le espressioni di massa del turismo ci sembra che, oltre a denunciare una scarsa sensibilità sociale ed economica, possa attardare pericolosamente, anche in questo settore turistico, l'evoluzione delle regioni meridionali, e di Napoli in particolare. G10RGI0 TuTINo [109] Bibloteca Gino Bianco
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