Nord e Sud - anno IV - n. 34 - settembre 1957

i globetrotters in giro per l'Europa settentrionale che si lasciarono sfuggire l'occasione di poter conoscere l'opera originale di uno dei più gr.andi pittori dell'era moderna. Allo stesso modo, il Museo di Capodimonte - specialmente se ben propagandato anche all'estero - appare senz'altro in grado di richiamare a Napoli molti studenti che, diversamente, avrebbero fermato a Roma il loro giro. Del resto, le prim,e rivelazioni statistiche lal riguardo hanno già mostrato la validità dell'iniziativa che nel mese di maggio, il primo della sua gestione (e neanche completo, perchè il Museo fu aperto nella prima decade del mese) ha fatto registrare un~affluenz.adi dodicimila persone, che, per una città come Napoli, tradizionalmente lenta ed indolente ai richiami delle nuove iniziative, è da considerarsi senz'altro notevole. Le stesse rilevazioni, del resto, hanno detto che un' al~a percentuale di quei dodicimila visitatori delle sale della rinnovata reggia è rappresentata da turisti stranieri, tra i quali al primo posto, more solito, sono i tedeschi. Infine, richiam,are a Napoli in periodo di alta stagione correnti di turisti che si riversano in campings o in ostelli della gioventù - quali sono, in buona parte quelli che si recano a visitare il Museo di Capodimonte - significa in sostanza incrementare l'afflusso turistico senza porre in maggiori difficoltà il settore dell'.attrezzatura alberghiera. Per quanto ci ris11lta, i vari sovrani di Persia, o di altri favolosi paesi orientali, o duch~ di Windsor, non hanno mostrato di essere a conoscenza o, per lo meno, di dare valore alla presenza a ·Napoli di un Museo del valore storico ed artistico quale quello di Capodimonte. Ed è molto bene .che sia co-s1: diversamente, bisognerebbe dire che, dal punto di vista turistico, l'allestimento di quel Museo è stato prematuro, dal momento che richiama turisti nuovi, senz.a che si sappia dove sistemarli. Pertanto, a parte la scarsa validità di formule ormai superate, qualsiasi iniziativa tendente ad attrarre nelle nostre località turisti· di alta fama e forza economica dovrebbe essere posposta alla soluzione dei numerosi problemi della ricettività alberghiera nei mesi di alta stagione. Problemi, la cui soluzione annualmente proposta ad organi ed enti competenti è stata sempre ulteriormente dilazionata. Il potenziamento - ripetiamo - di .attrezzature ricettive per le correnti internazionali del turismo sociale e giovanile, invece, risulta estremamente più facile ed attuabile e - a dir il vero - vi è più di un elemento, a questo proposito, che conforta l'impressione che un certo orientamento [108] Bibloteca Gin·o Bianco

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