Nord e Sud - anno IV - n. 34 - settembre 1957

lia meridionale. La risultante di tale sperequazione è che il Nord possiede il 67% dei campeggi ital1ani, il Centro Italia il 18% ed il Sud soltanto il 15%. E, se tali cifre non bastassero a mettere in risalto la sproporzione esistente tra una parte e l'altra d,ell'Italia aggiungeremo che il solo Veneto - che è la regione più dotata - dispone di un numero di campings (60) di gran lunga più ,alto di quello che si registra per tutta l'Italia Meridionale. Se i 316 campeggi italiani - ai quali se ne sono aggiunti diversi durante l'anno attualmente in corso - fossero equamente divisi sul territorio nazionale, la Campania dovrebbe disporre, ,all'incirca, di poco meno di 20 campings. Comparando tuttavia la situazione della Campania con quella delle altre regioni meridionali, è doveroso concludere che essa ha assunto quasi un ruolo di pionieri, in questo settore, quanto il 13 dei 45 campeggi esistenti nell'intero Mezzogiorno sono impiantati nelle sue province. In particolare, buona parte di essi sorgono nell'ambito della provincia di Napoli. Volendo ora rivolgere il nostro esame, più specificamente, ,al contributo portato dai campeggi al turismo della città di Napoli, sarà bene fare riferimento alle due istituzioni che sorgono, una nel suo stesso territorio comunale, e l'altra pochi chilometri più ad ovest. Intendiamo parlare dei campings sorti alla Mostra d'Oltremare ed a fianco ,della Solfatara. È interessante esaminare la realtà di questi campeggi, in quanto da essa si possono trarre utili indicazioni per il futuro del turismo sociale. Entrambi i campeggi in parola possono ospitare giornalmente poco meno di un migliaio di turisti. Quello di Pozzuoli dispone ,anche di un piccolo patrimonio di tende proprie che sono raggruppate in un limitato settore dei 10.000 metri quadrati dedicati al camp,ings. Altra attrattiva dell'organizzazione di Pozzuoli è quello di porre a disposizione dei suoi ospiti un ingresso interno alla Solfatara, che consente la vista notturna del vulcano. La stagione dei due campings ha inizio ad aprile, in occasione delle feste di Pasqua; e si svolge, in genere, fino ad ottobre: le punte più alte di affluenza si registrano, ovviamente, ,a luglio e ad agosto. Nel 1956 il camping della Solfatara ha registrato circa 40.000 presenze, delle quali i1 12% era dovuto a turisti italiani; nello stesso spazio di tempo, il campeggio della Mostra d'Oltremare ha contato cinquantamila presenze, con una incidenza degli italiani sostanzialmente identica a quella verificatasi alla Solfatara. Il pernottamento, in ciascuno dei due c,am- [104] Bibloteca Gino Bianco I

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