· strato nei riguardi del fenomeno è denunciata dal numero dei soci (solo 11.381 in tutta la nazione) e dal numero delle presenze nel 1956 (36.489). Occorre notare, in complesso, che il fenomeno del turismo di massa, finchè resterà chiuso' in limiti quantitativi quali quelli registrati fin'ora, non potrà assumere quel ruolo decisivo che esso ha conquistato nel tur~- smo di altri Paesi. Se si considera che nel 1956 le presenze totali fatte regi~ strare dai turisti nel nostro paese sono risultate di poco inferiori ai 50 milioni, un totale di presenzè, negli ostelli, di meno di 300.000 unità, se può lasciar soddisfatti circa le prospettive per il fut11ro, e soprattutto in relazione alla deficiente attrezzatura ricettiva, assume egualmente un valore ben modesto nel quadro generale del turismo in Italia. Specialmente questa forma di turismo economico ha bisogno di venire molto diffusa, per1 ch.è arrechi co11cretivantaggi; ma tale diffusione, evidentemente, non si .potrà attuare se prima non si siano cre,ate le attrezzature capaci di contenerla. Se, ora, dopo queste premesse di carattere generale, :possiamo portare la nostra attenzione su quanto si verifica nell'Italia Meridionale, dovremo constatare come purtroppo anche in questo settore la tradizionale sperequazione esiste11tetra Nord e Sud mantenga fede a se stessa. Gli ostelli della Provincia di Napoli, ad esempio, hanno contribuito al già limitato totale di 288.975 presenze con 10.693 pernottamenti, dei quali 6.200 sono stati registrati nell'ostello di Meta di Sorrento (il più grande della provincia, con una dotazione di 100 posti-letto), 2.500 in quello di Napoli (80 posti-letto), 1.700 in quello di Castellammare (60 posti-letto) e 293, infine, nell'ostello di Agerola, che di~pone di soli 18 posti-letto. Appare chiaro che cifre come quelle riportate non possono offrire un confronto apprezzabile all'economia di un.a provincia in cui il turismo viene ufficialmente considèrato come una fonte principale di guadagni per la sua ,popolazione. Tale contrasto deve essere stato avvertito ,anche da parte degli organi competenti, i quali, soprattutto grazie all'interessamento dell'Ente Provinciale per il Turismo, hanno ottenuto che l' Associazioné Italiana degli Alberghi per la Gioventù provvedesse a dotare Napoli di un -ostellopiù decente ed adeguato alla fama turistica internazionale che vanta la città. I Dallo scorso marzo, infatti, è stato aperto ,a Napoli un nuovo ostello [100] Bibloteca Gino Bianco
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