L'Associazione svolge la propria ,attività senza alcun intento di lucro, reggendosi sulle quote annuali che versano i soci (poco meno di mille lire ciascuna) e sulle entrate che si registrano nei singoli ostelli. Le entrate, com'è naturale in imprese del genere, vengono totalmente assorbite dalle spese. In tal modo, la possibilità di potenziare l'attrezzatura risiede esclusivamente nello scarso capitale dell'Associazione, la quale non può contare su finanziamenti esterni alla propria gestione. Il basso numero di iscritti reca di conseguenza, l'incap,acità, da parte dell'Ente, a provvedere a nuove ed adeguate costruzioni. Comunque, un lento progresso si va egualmente notando: nel 1950, gli ostelli in funzione in Italia erano appena 24, con una disponibilità di 778 posti-letto; nel 1955 il totale degli ostelli era passato a 62, con una dotazione di 3.873 posti-letto; cifre che sono ulteriormente migliorate nel 1956, anno in cui si sono contati 65 ostelli, per un totale di 4.290 posti-letto. Infine, nell'anno in corso, si è certamente registrato un ulteriore incremento, sebbene manchino ancora i dati ufficiaii al riguardo. Un progresso più sensibile denunci.ano le cifre relative alle presenze dei turisti negli stessi anni. Tali cifre mostrano, come, parallelamente all'incremento dell'attrezzatura, abbia influito sull'.aumento delle presenze il progressivo diffondersi del fenomeno· del turismo giovanile; in modo tale che, per il futuro, vi sono da trarre i più lieti auspici, sempre che si riesca a preparare ostelli per tutti coloro che desidereranno venire in Italia. Tornando alle presenze negli scorsi ,anni, dunque, i 24 ostelli esistenti nel 1950 fecero registrare un totale di 30.484 pernottamenti (1.270 per ostello), mentre, già nel 1951, le presenze salirono a 57.610(2.065 per ostello). Nell'anno seguente, mentre gli ostelli passarono da 28 a 44, i pernottamenti aumentarono quasi del doppio (da 57.610 a 104.878). Nel 1956, infine, le presenze registrate sono 288.975, con una media di 4.445,76 per ostello. Ove, infine, si consideri che tale cifra corrisponde ad una media per letto di 67,35 pernottamenti (tenendo presente che l'alta stagione si protrae per poco più di tre mesi), si vedrà che, nonostante la scarsa diffusione, qui in Italia, del fenomeno, gli ostelli attualmente in funzione hanno fatto reg!- strare u~a affluenza molto notevole, che rende impellenti nuove realizza .. zioni. D'altra parte, la scarsa propensione che i giovani italiani hanno dimo- [99] Bibloteca Gino Branco
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