ad essa si sostit11iscequesta figura di <<dirigente», che nell'ambito di u,na azienda ha le responsabilità delle decisioni, generalmente esercitate collegalmente con gli altri dirigenti, e in modo largamente indipendente dalla . ' propr1eta. Accettato il peso non esclusivo, m.a certamente considerevole, che i « dirigenti » hanno nella vita della società di oggi, ci si può chiedere in qual modo le istituzioni di tipo scolastico possano e debbano agire per Ia loro formazio.ne (4 ). L'Università, com'è strutturata oggi, sembra mirare piuttosto alla formazione dei <<tecnici» nel senso ristretto e tradizionale di << speci.alisti >>, possessori di determinate metodologie. Essa, ,certo, contribuisce alla formazione dei dirigenti abitua11do i giovani alla severa disciplina scientifica, dando loro la intuizione dei grandi e,difici del sapere umano, siano essi le mirabili costruzioni giuridiche, o le non meno mirabili costruzioni che sono la meccanica razionale e l'a,nalisi matematica. Quindi si può dire che l'Università contribuisce a f armare i dirigenti dando ai giovani disciplina intellettuale, serietà morale, amore per la chiarezza. A questo si rif erisce anche Ungari difendendo la riforma Gentile (5 ). Se si accetta questa proposizione, si potrebbe anche concludere che le Università, con mi•nori rettifiche di efficienza e di funzionalità, possono ( 4 ) C'è spesso confusione terminologica fra << managers >>, << tecnici» e << dirigenti », nata probabilmente anche perché si è tradotto il noto libro del Burnhan1 << T he managerial revolution » in << La rivoluzione dei tecnici ». A noi sembra opportuno conservare a << tecnico >> il significato tradizionale, di esperto in una qualche tecnologia o metodologia; e chiamare invece << dirigente » l'equivalente degli anglo• sassoni << manager» ed << executive ». I francesi usano spesso il termine << administrateur » che non è per altro del tutto equivalente. Così i francesi chiamano << Écoles d' adniinistration des aff aires » gli istituti che gli anglosassoni chiamano << Business Schools>>. ( 5 ) Paolo Ungari: << Riforma universitaria e democrazia industriale», in Nord e Sud, gennaio 1957. Ungari ricorda che la riforma Gentile si ispirava alla tradizione dell'università germanica e sottolinea il valore formativo del metodo critico e della ricerca scientifica << disinteressata ». Lasciando ad altri l'approfondimento di questi temi, vorremmo però osservare che metodo critico e ricerca scientifica << disinteressata >> non sono valsi ad assicurare alla classe dirigente tedesca adeguata sensibilità e capacità politica. [92] BiblotecaGino Bianco
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