Una politica legislativa siffatta è però suggerita da condizioni strutturali contingenti; e può avere, alla lunga, riflessi assai negativi sull'economia e sulla disoccupazione in genere: giacché impedisce il ridimensionamento delle aziende che si realizza anche con l'assunzione di diverse màe- ' stranze; frena l'aumento del ritmo produttivo, che richiede !';assunzione di nuova mano d'opera, pi-6.specializzata o il cui livello d'impiego sia pi-6.elevato; consiglia ai datori di lavoro di ricorrere al lavoro straordinario, anziché alle nuove assunzioni, anche in una fase di espansione produttiva per la difficoltà, se non per l'impossibilità, di successive eliminazioni in un,a fase regressiva (27 ); in genere impedisce, indirettamente, alla produzione di adeguarsi alle esigenze del mercato e crea l' « hard - core» della disoccupazione; una massa cioè di disoccupati cronici ai qt1;ali110nè data possibilità di ricambio eventuale. Ma, in particolare, una tale politica, per il complesso appunto delle ragioni esposte, grava sulle classi giov,anili, impedendo l'assorbimento delle nuove leve del lavoro ed incidendo, quindi, principalmente e direttamente sul fenomeno della disoccupazione giovanile. 9. - L'insufficiente ricantbio delle nostre maestranze non è dovuto, tuttavia, soltanto .alla scarsa mobilità interaziendale: esso dipende soprattutto dalla mancanza di una regolare eliminazione definitiva, dal permanere cioè al lavoro di una grande quantità di -lavoratori anziani; anche quando questi presentino un livello d'impiego estremamente basso; anche quando potrebbero usufruire - o addirittura usufruiscano - della pensione; anche quando, infine, l'occupazione plurima del nucleo famil~are, se non la personale agiatezza economica, non richiederebbe davvero il perdurare dell'attività lavorativa dei membri 1 anziani. In effetti il ricambio dell'apparato produttivo italiano presenta aspetti veramente preoccupanti se, appunto, si considera qu,ale sia la posizione in esso delle classi estremamente anziane; ed in particolare di quel terzo gruppo ( 27 ) Già da tempo è stata rilevata e segnalata dagli Ispettori del Lavoro la ~ generale tendenza, in ogni settore produttivo, a preferire il prolungamento degli orari di lavoro, anche per lunghi period,i, all'assunzione di nuovo personale»; anche quando ciò comporti la violazione delle disposizioni legislative limitatrici dell'orario d,i lavoro: questa tendenza è in gran parte dovuta all'-immediato maggiore costo delle nuove maestranze. Non ci possiamo tuttavia, in questa sede, occupare dei costi del ricambio; basti, per l'economia del nostro studio, questo accenno. [77] Bibloteca Gino Bianco
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