Nord e Sud - anno IV - n. 33 - agosto 1957

in questi ultimi anni un ritmo talmente acceler,ato, un aspetto a tal punto allarma11te da indurre l'Inchiesta Parlamentare a considerare con maggiore preoccupazione la disoccupazione dei giovani che non quella degli ,anziani. In realtà (per concludere questo primo aspetto della nostra indag½ie) sfruttamento del lavoro minorile e disoccupazione giovanile sono solo apparemente fenomeni antitetici. Essi appaiono p,aralleli e tipici di un ambiente economico depresso: e de1iotano, ugualmente, la mancanza di una graduale e regolare formazione professionale delle nostre leve giovanili e di un loro graduale inserimento nell'apparato produttivo; sono, in definitiva, indici entrambi complementari di un'economia immobile e retriva. \ 7. - Abbiamo visto come la mancata qualifi.cazione professionale delle nuove leve giovanili sia, indubbiamente, la misura manifesta ed il portato di una economia retriva. Ben piu difficile e invece stabilire in che misura, a sua volta, ne sia una causa determinante. Recentemente il Ministro del Bilancio, ora Presidente del Consiglio, stralciando i provvedimenti piu urgenti dallo << Schema di sviluppo della occupazione e del reddito nel decennio 1955-64 », ha indicato, tra i principali strumenti ido11ei « a dare una nuova spin~a al Mezzogiorno d'Italia e a superare le piu terribili strettoie dello sviluppo economico>>, la formazione professionale; affermando che « quest'ultima, in particolare, costituisce un elemento indispensabile e, se realizzat,a, potrebbe alleviare di molto il fenomeno della disoccupazione » ( 19 ). Organi 1 competenti, in ripetute e successive dichiarazioni, indicavano quindi nella formazione profes-- sionale lo strumento più adatto per combattere specificatamente la disoccup,azione giovanile; dello stesso avviso si è mostrata, infine, l'ultima Assem- · blea della Confindustria. Noi ci permettiamo, invece, dì dubitare delle immediate virtu tauma- , turgiche, nell'attuale situazione italiana, della qualificazione professionale. ( 19 ) Al Senato, il 28-6-1956 (Cfr. << Resoconti Parlamentari», n. 19). Effettivamente particolari cure merita l'istruzione professionale dei giovani nel Sud, non solo per agevolare l'industrializzaziione e la 1neccanizzazione agricola della regione , ma anche per favorire quella emigrazione di mano d'opera meridionale - pro vvista almeno di una qualifica iniziale - che il Piano Vanoni ha previsto e che il Me rcato Comune può permettere. (71] Bibloteca Gino Bianco '

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