. na110 lo sviluppo; e si coglie anche, storicamente, il nesso che lega i vari aspetti in cui quella situazione si è venuta configurando Appare, cos1, che nel corso dello sviluppo economico italiano la utiiizzazione del lavoro dei minori è continuamente cresciuta fino ad un certo mome11to dello sviluppo stesso; è divenuta s~azionaria poi nei primi decenni di questo secolo; « negli ultimi decenni, invece, tale utilizzazione è venuta a scemare, permanendo tenacemente in proporzioni notevoli solo nelle aree depresse >> (18 ). Questo processo parabolico si è dimostrato più accentuato nel settore industriale, meno nel settore agricolo; piu palese e verificabile nel Settentrione, che non nel Mezzogiorno Ancor oggi l'Italia è tra le Nazioni che maggiormente impiegano lavoro n1inorile. In effetti, come riconosce la stessa Inchiesta Parlamentare, << la sopravvivenza ai nostri giorni di questa forma di utilizzazione è solo indice cli uno stentato sviluppo capitalista. Non a c,aso essa permane in maniera piu marcata, proprio nelle aree piu arretrate del nostro Paese>>. Non si deve peraltro ritenere che il decrescere dell'utilizzazione di lavoro minorile, in Italia, in questi uJtimi decenni, s~a dovuto ad un sano e progressivo sviluppo economico, ed all'intervento di fattori sociaii, come le leggi per l'istruzione obbligatoria e le leggi per la disciplina del lavoro dei fanciulli. Tutt'altro. La suddetta diminuzione non sta ad indicare ·un piu ,alto livello di vita ed una maggiore formazione professionale delle classi giovanili; essa, invece, indica la sempre crescente difficoltà del 11ostro sistema economico ad assorbire le nuove leve ,di lavoro: difficoltà per cui la mano d'opera minorile ha sempre rivestito << una funzione marginale nell'insieme ad una funzione di fonte di forz,a-lavoro a basso mercato JJer i sistemi produttivi piu arretrati, piu che una funzione di pote11ziale organizzato dei quadri produttivi del Paese». Dal periodo precedente la prima gt1erra mondiale, infatti, fino ai nostri giorni, ,alla diminuita utilizzazione dei minori ha corrisposto, in Italia, una minore domanda ed una sempre maggiore offerta di lavoro minorile; e quindi un progressivo aumento della disoccupazione giovanile. Questo aumento, a volte nascosto i11 passato dall'incidenza diretta e,d indiretta della guerra e dell'emigrazione sulla situazione delle classi giovanili, ha assunto ( 18 ) Cfr. Atti della Commissione ..., Vol. IV, Tomo S - L'utilizzazione delle forze minorili in Italia, cit. [70] Bibloteca Gino Bianco
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