Nord e Sud - anno IV - n. 33 - agosto 1957

4,26 % nel Lazio sale nel Meridione ad un minimo del 5,07 nell' Abbruzzo ed a un massimo del 15,14 % in Calabria) ( 10 ). I . Questa smisurata evasione, indubbiamente, è in parte dovuta a r1agioni ' inerenti all'organizzazione scolastica, come la scarsità degli edi fici, del personale e delle attrezzature scolastiche, specie nel Mezzogiorno e nelle zone mont 1 agnose e collinari; nonché alla inadeguata funzionalità dell'insegnamento impartito: è generalmente riconosciuto il fallimento della nostra Scuola di Avviamento Professionale. Nel settore agricolo poi, pe r lunga tradizione di diffidenza verso lo Stato e per arretrate condizion i strutturali di lavoro, si preferisce dare un precoce ~ddestramento ai fanci ulli nel1' ambito della famiglia colonica. Ma, per oltre il SO% dei casi, la su ddetta evasione dall'obbligo scolastico è esclusivamente dovuta alle misere condizioni di vita delle famiglie ed al conseguente anticipato avvio a l lavoro dei fanciulli: questo fenomeno, favorito - come è noto - dalla eccessiva procreazione della gente misera, si verifica soprattutto nel Mezzo giorno, che, infatti, contribuisce da solo per circa il 75 % all'incremento naturale di tutta la popolazione italiana. D'altra parte la rilevanza dello sfruttamento illegale del lavoro dei fanciulli si può direttamente calcolare in base al grado di violazio ne della Legge 26 aprile 1934 n. 653, la quale, elevando il precedente limite di età professionale, ha autorizzato e disciplinato il lavoro dei fanciulli tr,a i 14 ed i 15 anr1i nel settore industriale. La documentazione ufficiale, fornitaci dal Ministero del Lavoro, riferentesi al periodo 1953-54, offre il seguente . quadro delle percentuali d'irregolarità riscontr,ate rispetto agli accertamenti esperiti nelle aziende da parte dell'Ispettorato del Lavoro: It alia settentrionale 7,93 - Italia centrale 9,13 - Italia meridionale 20,36 (abbiamo ragione di ritenere questi dati approssimativi per difetto) ( 11 ). ( 1 0 ) Cfr. Attilio Frajese, Il piano P. e l'analfabetismo nell'ltalz·a Merz"dionale, in << Prospettive Meridionali», Luglio 1956; e Armando Sessi, Il problema della scuola, in << Critica Sociale», n. 18-19, 1956. ( 11) Qui soprattutto si riscontra quella carenza degli accertamenti della quale abbiamo già parlato. Infatti: a) Gli accertamenti, nella fattispecie, avvengono in base all'unico i stituto giuri· dico << Legge per la tutela del lavoro delle donne e dei fanciulli >>: quindi non è possibile una statistica separata per i fanciulli. Si deve tuttavia presumere che i casi [63] Bibloteca Gino Bianco /

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