Il •disavanzo della bilancia del dare e avere internazionale, sempre colmato 11el passato da contributi straordinari dello Stato italiano, continuò sotto la Amministrazione britannica. Quest'ultima, durante il d,ecennio di occupazione, sebbene con criteri molto più oculati di rigida economia, continuò a dare un contributo annuo per giungere al pareggio. Nè badò ai mezzi per procurarsi il contributo, perché spesso divelse, trasportò, vendette attrezzature industriali, mobili e fisse, del paese. Quando il nuovo stato eritreo si formò, e la classe dirigente si trovò di fronte alla necessità di pareggiare il bilancio, il problema non fu più solubile. E tuttora non è risolto. La elevatissima tariffa doganale, che sembrò il più immediato mezzo di salvezza a portata di mano, può contribuire solo in parte a tale necessita. Essa, come ho spiegato prima, pesa su poco più di sedicimila persone e imprime al mercato dei generi importati una speciale caratteristica; ma non può sopperire ai bisogni di una amministrazione statale, le cui articolazio11i, dal governo al parlamento, dalla magistratura agli ultimi funzionari distrettuali, sperduti nei bassopiani, devono provvedere a più di un milione di cittadini. Nè le imposizioni tributarie possono s·opperire, perché, a parte le ridottissime comunità straniere, quelle indigene hanno un livello di vita così basso che il limit,e dell'imposizione è già raggiunto, con un gettito tuttavia minimo. Per cui ogni anno vi è una parte della bilancia che nè la tariffa doganale nè le imposte e le tasse del nuovo stato riescono a colmare e che rimane scoperta. Non potendo raggiungere il pareggio, si sopprimono le spese: strade non mantenute divengono intransitabili, le attrezzature della ferrovia non si rinnovano e divengono sempre più precarie, i telefoni funzionano sempre meno, gli acquedotti e le attrezzature di interesse pubblico sono sempre meno efficienti, in alcuni luoghi addirittura in disuso. È questo un modo, non rigidamente economico, ma pure un modo necessario di affrontare la situazione o di tollerare il suo evolversi, distruggendo a mano a mano le attrezzature esistenti. E porta in definitiva ad una progressiva riduzione dell'ossatura statale e quindi ad una riduzione di costi dell'amministrazione. 8. - Dunque l'economia dell'Eritrea è oggi in una fase di progressiva riduzione e perciò di transizione. Questa è la sua caratteristica saliente e contingente, nè è dato vedere fino a qual punto procederà la riduzione e se ' . p·otra arrestarsi. È possibile solo intravvedere alcune linee di questo processo di riduzione. Fino a quando non avranno trovato un nuovo equilibrio, e cioè fino a quando il ridimensionamento dell'organizzazione statale non sarà definitivo, gli Eritrei avranno interesse a trattenere sul loro territorio la comunità straniera, cbe costituisce, con le sue occupazioni, il nucleo moderno del loro stato. Ma d1 pari passo essi vorranno e dovranno sostituirsi agli stranieri nei quadri statali f54] Bibloteca Gino Bianco
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