da ed astratta ideologia « liberistica », sta in realta un deciso intento a difendere, conservare, e magari consolidare, considerevoli privilegi e « rendite di posizione ». In ciò l'affermazio11e liberistica non si differenzia affatto dalle più scoperte tendenze « autarchiche », che agiscono in altri paesi o presso al tre particolari categorie. Se da tanto consegue, su un piano generale, la necessità di un vigile impegno da parte degli europeisti più schietti affinchè accanto al Mercato Comune si instauri la prassi di una comune politica economica, conforme alle comuni esigenze europee - e non gia ai comuni interessi di determinate categorie sociali dei vari paesi membri - ne deriva anche la necessità di considerare la possibilità di un prevalere delle tendenze « liberistiche n. Ora è chiaro che - nella misura in cui ciò potrà verificarsi, per il sovra pporsi degli interessi particolari a quelli comuni - l'intervento riel Mezzogiorno dovrà essere intensificato, anche a costo di una sua minore diffusione regionale. Si tratterà, in concreto, di predisp·orre in un numero più ristretto di zone quelle condizioni di massima cc ricettività » delle iniziative impre11ditoriali, ì da renderle capaci di attrarre gli investimenti, e in particolare quelli di capitale europeo, anche soltanto in base ai calcoli di redditività privata dri medesimi. Ciò sarebbe necessario perchè, anche nella peggiore delle ipotesi circa le modalità di attuazione del Mercato Comune, il Mezzogiorno possa essere almeno parzialmente partecipe della ridistribuzione « spontanea » ed « incontrollata » delle risorse. E a questo proposito, si tenga pure presente che nel recente rapporto dell'OECE, cc Europa 1960 », constatata la deficienza di manodopera che si viene profilando nei paesi europei di piena occupazione, si parla esplicitamente di « favorire l'impianto di nuove fabbriche in quel1e regioni nelle quali la popolazione agricola è in eccedenza », perchè, cc fra gli altri vantaggi accessori, una politica del genere attenuerebbe le difficoltà di alloggio che sovente ostacolan·o la mobilità di manodopera cc. E siamo così tornati al punto di partenza, al problema delle scelte settoriali ed ubicazionali, al problema della integrazione dei provvedimenti « di tipo italiano » con i provvedimenti cc di tip·o britannico »: una integrazione che, se consapevolmente avviata dall'Italia, potrebbe ricevere, lungo la strada, il concorso dell'Europa. n.d.r '' Forza Paris '' Uno dei segni più confortanti della « rinascita » spirituale della Sardegna è lo sviluppo sempre crescente delle sue virtù sociali. L'Isola non ha una notevole tradizione cooperativa che si possa para- [41] Bibloteca Gino Bianco
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