agli organi di gover110 in merito al se e al quanto degli incentivi da concedere alle iniziative industriali. Ma noi abbia1no sempre sostenuto che la principale spinta iniziale al processo d'industrializzazione dipende ora dall'impegno dell'IRI e dell'ENI; e dopo il piar10 quadriennale dell'IRI e gli investimenti persiani dell'ENI era lecito reclamare che una volontà politica venisse manifestata dal Parlamento e tradotta in legge al fine di fissare 11n preciso punto di riferimento sulla natura e sull'ampiezza dell'impegno che nel quadro delì'industrializzazione deve essere affidato ai due maggiori enti della cosiddetta mano pubblica. In questo se11soconsideriamo veramente significativo e meritevole del pit1 fermo consenso l'emendamento Cortese all'art. 2 della legge sulla proroga della Cassa. 'J'ale emendamento impone agli Enti dello Stat.,) di destinare alle regioni meridionali non meno del 40 o/ 0 (49 % era la percentuale degli investimenti industriali complessivi che il piano Vanoni voleva localizzati nel Sud, dove l'iniziativa privata è ancora carente) dei propri investimenti, « a qualsiasi fine effettuati », ampliamenti e ammodernamenti inclusi. L'emendamento è stato approvato. La norma or1g111aria prevedeva un 60 °; a favore del Sud, ma riferito soltanto agli investimenti destinati alla /O creazione di « nuovi impianti »; quando è notorio che ci sono, principali fra gli investimenti industriali, gli ampliamenti e ammodernamenti. Di guisa che la norma originaria non significava niente e poteva risolversi in effetti trascurabili, specialmente sulla base delle esperienze passate, recenti e remote, che ampiamente testimoniano della sordità e dell'inerzia di certe oligarchie di managers di fronte al problema dell'industrializzazione. Molte reazioni contrarie ha suscitato l'emendamento Cortese; e sembra che vi sia chi si proponga, non solo di trovare il modo di eluderne l'applicazione, ma soprattutto e anzitutto di farlo « bocciare » o « annacquare » dal Senato. Diciamo subito che noi ci a11guriamo che al Senato ogni iniziativa mirante a scopi del genere abortisca subito; altrimenti si potrebbero avere conseguenze gravi, anche per quanto riguarda quella polemica regionalistica che è giunta già a livelli deplorevoli .. Per tornare alla « selettività settoriale » di cui si diceva ci sembra comunque che il coordinamento sancito dal disegno di legge stilla proroga della Cassa fra Ministero delle Partecipazioni e Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno potrà tornare molto utile; e di più nel quadro dell'emendamento Cortese. Sempre ai fini di questa « selettività settoriale », ci sembra infine che lo strumento migliore rimarrebbe ancora quello del controllo sul ere• dito, in particolare sul credito industriale. Sarebbe necessario allo scopo uno stretto collegamento tra il Comitato del Credito e del Risparmio ed il Comi. tato per l'attuazio·ne del Piario Vanoni. In particolare, anzi, già che si è in tema, si può asserire che per assicurare f38] BiblotecaGino Bianco
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