il rappresentante dei suoi elettori quanto l'eletto del Paese intero, così gli elettori hanno tendenza ad inv~are al Par lamento non un deputato per loro ma un deputato per il Paese (e si prendano queste affermazioni come indicazioni di tendenze e non come rappresentazioni di realtà assolute). La scelta si è fatta così ideologico-politica o, se più p~ace,mitologico-politica, e i personalismi, i plebisciti personali sembrano destinati a scomparire; le fiducie cieche spariscono, o si spostano dall'uomo alla formula o all'uomo nell'ambito di un.a formula. Muta1nenti profondi e, si è già accennato, in qualche modo benefici. Non è certo il caso di rifare ancora una volta, e su una rivista meridionale e meridionalista, il processo a quella ormai tr.amontata forma organizzativa che fu la clientela. Ma vale la pena di ricordare che mercé essa la lotta politica era co11tinuamente frantum.ata in gare personali, i programmi politici si sfumavano, il recl11tamento delle maggioranze (o per dir meglio delle fra11ge di una maggioranza) era facilitato e porgeva occasione ad una degenerazione dell'istituto parlamentare. Ora, lo sforzo di indottrinamento ideologico del comune dei militanti, l'attenzione ,ai problemi concreti, l'elaborazione di piattaforme programmatiche uguali in tutto il Paese e non sottoposte alle più svariate correzioni, sono dei miglioramenti indiscutibili. Il partito organizzato di oggi è certamente un.a cosa migliore e più moderna di quel che fosse un tempo una rete di clientele, e si dimostra uno strumento di azione politica assai più efficace. Chi volesse averne la riprova non avrebbe che a confrontare il partito r,adicale francese odierno alla SFIO, che è appunto, ad onta dell'invecchiamento dei militanti, del reclutame11to non più soltanto operaio, un partito modernamente organizzato, laddove il primo è solo un'alleanza di eletti. Il divario tra le decisio11idei congressi radicali e l'azione dei deputati radicali negli ultimi due o tre anni manifesta la fragilità del partito medesimo .come strumento di azione politica (osserviamo ciò senza entrare, evidentemente, nel merito della questione). Laddove i dettati dei congressi della SPIO si sono sempre, o quasi, dimostrati vincolanti per gli eletti del partito: il caso della rivolta dei deputati socialisti a proposito della CED non può non essere considerato probante perché essa si svolgeva in condizioni particolari, con il Paese profondamente diviso; e tuttavia solo la metà dei firmatari del famoso pamphlet osò sfidare la decisione del Congresso quando si giunse al voto in Parlamento. La disciplina di voto del gruppo [26] Bibloteca Gino Bianco
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