La prima indicazione che ci dànno queste cifre è che, mentre le ~~pesegenerali e dj_funzionamento sono in continuo aumento, quelle relative alle opere a pagamento immediato si sono notevolmente ridotte e quelle..per opere a pagamento in annualità hanno subìto solo 11nalieve flessione. In seguito faremo un esame particolareggiato delle diverse causali di spesa; per il mo1nento occorre sottolineare il fatto che nel bilancio del Ministero dei Lavori Pubblici la spesa per l'esecuzione delle opere è distinta in due categorìe: a pagamento immediato ed in annualità. Della prima !anno parte anche gli stanziamenti per •contributi, concorsi e sussidi che lo Stato versa a terzi in un'unica soluzione. È noto il meccanismo contabile che regola il pagamento immediato ,delle opere; e non è il caso, pertanto, di spendere parole per illustrarlo. C'è solo da osservare che la somma di poco più di 100 miliardi all'anno stanziata in bilancio per questo fine non è certo rilevante se si tien conto del notevole sforzo che il nostro Paese sta compiendo e dovrà compiere nel prossimo futuro per il s:uo sviluppo economico e sociale, a determi11are il quale sarà sempre più indispensa,bile un'adeguata attrezzatura ài base; e se essa si pone in rapporto ai 3.000 miliardi circa •che costituiscono l'ammontare della spesa del nostro bilancio statale. Ma il discorso, <:osì avviato, ci porterebbe lontano dallo scopo che ci siamo proposti con questa indagine. Per quanto riguarda le spese in annt1alità, si è adottato questo sistema, data la grande richiesta di opere pubbliche e la diffi1coltà, da parte dello Stato) di finanziarle tutte con i fondi del proprio bilan.cio; e dato anche il fatto che molte di queste opere sono di competenza di Enti che godono di contributi statali. È stato, così, necessario ricorrere .al risparmio nazionale, raccolto presso Istituti ,come la Cassa Depositi e Prestiti (che dispone del rispaimio postale) o le ,comuni Casse di Risparmio; oppure attingere alle attività di Istituti assicurativi, come l'INA, l'INAIL, la !NPS, ecc. Il criterio è certamente sano, perchè provoca l'impiego di considerevoli somme non provenienti dai fondi statali in pubblici investimenti che, quando non sono direttamente o indirettamente produttivi di beni d'interesse collettivo, si propongono sempre un considerevole fine sociale. Il sistema, così com'è oggi adottato, presenta non pochi inconvenienti e manchevolezze: esso va, pertanto, corretto. In seguito daremo qt1alche [12] Bibloteca Gino Bianco
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