particolarmente violenta nel biennio 1952-53. Questa minoranza ha lottato contro consorterie e clientele e continua con serietà di propositi la sua attività sindacale in seno alla organizzazione democratica del lavoro. La U.I.L., con ogni probabilità, riuscira a togliere ogni mordente alla C.G~I.L., che d'altronde è scarsamente organizzata (la C.I.S.L non esiste e le ACL.I svolgono un'attività marginale e jntermittente). Indubbiamente i problemi del lavoro, dall'assistenza minuta alle vertenze sindacali, presentano un aspetto complesso, derivante dalle p~rticolari condizioni dell'ambiente in cui si deve operare; e abbisognano di un lavoro tenace, che rifugga dalla demagogia propria dei comunisti, ma nello stesso tempo non si pieghi a obbedire a oscure minacce o a quei compromessi che sono sempre pericolosi (6 ). ~ Il P.artito Comunista, pur avendo un'organizzazione modesta, continuerà a 1nantenere le sue posizioni, finchè dilagherà il sottogoverno demo- • • cr1st1ano. Missini e Monarchici sembrano aver perduto ogni mordente ed è probabile che non possano più risollevarsi dalle recenti sconfitte, sempre che non sorga un nuovo partito, nazionalista o nostalgico, capace di riunire le « fronde sp_arte >>. Certamente avrebbe grande influenza sull'opinione pubblica, e indiret, tamente sulla normalità della vita politica, la istituzione, a Mileto, di u11a sezione di Carabinieri, che già fu chiesta dall'amministr~zione comunale repubblicana fin dal 1947; si potrebbe in tal modo condurre un'azione più costante e più energica contro la malavita, che sembra sia favori~a per le solite ragioni elettorali da alcuni partiti politici. Collegato a questo problema è quello della necessità che vengano ricoperti cl.atitolari le sedi degli uffiçi pubblici, alcuni particolarmente delicati: attualmente sono vacanti (ed è possibile che questa situazione resti immutata ancora per qualche anno) i posti di pretore, di procuratore delle imposte dirette, la presidenza e tutte le cattedre, meno una, della Scuola Media. ( 6 ) A proposito di questi due partiti, bisogna notare che i loro rappresentanti provinciali non si preoccupano di aiutare in qualche modo i loro amici, che lottano in condizioni di assoluta inferiorità (ma Catanzaro è così lontana). Non è dunque nuovo il caso di candidati locali, che, lanciati nella lotta, vengono abbandonati a se stessi fino alla conclusione delle elezioni. l117J Bibloteca Gino Bianco ·
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