Nord e Sud - anno IV - n. 33 - agosto 1957

I dicono anche i consumi: quello della carne si aggir,a attorno ai sei chili annui pro capite, quasi un terzo della media nazionale. Altro indice è costituito dalle somme erogate dall'ECA, che qui riportiamo, anche se si è indotti ad attribuire alle v,arie amministrazioni che si sono succedute al Comune criteri di eccessiva larghezza, che presentano, nelle punte massime, eloquenti coincidenze con gli anni delle consultazioni elettorali: 1946 L. 2.239.179 1947 » 368.089 1848 » 1.695.950 1949 L. 734.107 1950 » 3.192.645 1951 » 6.516.425 1952 L. 6.990.734 1953 » 7.881.212 1954 » 11.861.475 (mancano i dati del 1955,ma si può ritenere che non siano inferiori a quelli del 1954, se non li hanno pure superati). I PROBLEMI DELLA CITTÀ E DELLA CAMPAGNA L'odierna città sorge a circa due chilometri dall'antica, (che, distrutta dal terribile terremoto rdel 1783, aveva conosciuto gli splendori della corte normanna) e si sviluppa con poche varianti sulla planimetria appositamente studiata e tracciata dagli ingegneri borbonici. Forse nessuna città della Calabria ha strade così larghe, simmetriche e regolari. In origine le piazze erano cinque, inscritte sul grande rettangolo della città, una centrale e qt1iattro laterali. Anche la scelta della posizione fu ·particolarmente felice, in una zona ricca di acque e salubre, da cui la vista spazia fino alle montagne dell'·Aspromonte e allo stretto di Messina. A queste condizioni naturali così propizie fa triste contrasto la realtà dell'insediamento umano, che per giunta ha subìto le funeste conseguenze di altri terremoti e, recente~ente, dei bombardamenti aerei. Ma le cause sono più remote e profonde: durante il periodo liberale, le beghe e le lotte fra i «galantuomini», occupati a consolidare o a sistemare le loro posizioni, impedirono qualsiasi sforzo per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini. Durante il ventennio fascista, si costruirono solo due lotti di case popolari, ma non fu messa una sola pietra per l'erezione di pubblici edifici e si ignora~ono i più elementari problemi di igiene e di sanità; forse si volle così punire la città, che ancora il 14 settembre 1924 aveva eletto al Comune, a grande maggioranza, la lista antifascista. [109] Bibloteca Gino Bianco .,.

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