a causa dell'esaurimento delle scorte di argilla. Anch'essi ingrossano le file dei disoccupati presso l'Ufficio di U>llocamento, dove sono iscritti come braccianti comuni. Il motivo per cui questa sviluppatissima attività artigiana ~ . è in decadenza, bisogna ricercarlo nel fatto che questi operai, pur essendo abili, mancµ.no di cognizioni tecniche e di quel minimo di attrezzatura che è necessaria per un ·più razionale svolgimento del lavoro, specie oggi ch·e non si riesce a trovare l'argilla di buona qualità. Il commercio al dettaglio viene esercitato di norma da piccoli proprietari, le -cui condizioni economiche sono prec,arie; infatti il mercato settimanale, che ogni mercoledì ospita merciai e rivenditori forestieri, ha colpito a morte il loro volume di affari. Il borghese, inoltre, ,che ha gusti raffinati e la pretesa di vestire all'ultima moda, compra nei centri vicini tutto ciò che serve al suo 1 abbigliamento, e spesso anche i generi alimentari. Categoria a sè fanno i macellai, che traggono i loro maggiori profitti, più che dalla vendita delle carni macellate fresche, dal commercio del bestiame, che poi viene spedito in ogni stagione sui mercati del Nord, specie a Bologna, .a Mantova, a Verona. Mileto è infatti centro di ben sette fiere' annuali di bestiame, che attirano •commercianti .non solo dai ·paesi vicini, ma addirittura dalla Sicilia. Tuttavia il patrimonio bovino non è, come potrebbe sembrare, rilevante. Il volume delle c.arni macellate sul luogo 'è invece considerevole, come risulta da questi dati relativi all'anno 1955: Ovini . . . . . . q.li 331,91 Suini . . . . . . » 611,78 Bovini . . . . . » 8 I2,50 (alle cifre indicate per gli ovini e i suini, si può aggiungere una percentuale del 10~{ per le macellazioni clandestine). Si calcola che il settanta o l'ottanta per cento di questa carne venga consumata dai forestieri di passaggio per la città, che trovano conveniente il prezzo e la qualità; la vendita è facilitata dalla posizione di Mileto, che è tagliata in due dalla strada statale 18 e si trova a circ.a metà strada, e a poca distanza, da due grossi -centri: Vibo Valentia e Rosarno. Rimane cl.aparlare dei p'roprietari che hanno considerevoli estensioni [106] Bibloteca Gino Bianco
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