Italiana Editori Giornali), con il quale « sono state rese note le tirature di tutti i quotidiani compresi i maggiori», quando, su 105 quotidiani che ·uscivano in Italia nel 19S5, la FIEG, d'accordo con gli editori, ha comuni- ,eato le tirature di solo 66 testate, dato che 16 editori si sono rifiutati di ·aderire all'accordo e 23 non hanno risposto nè sì nè no. Inoltre questi dati sulle tirature sono rilevati unicamente sulla quantità di cart.a assegnata ad ogni giornale; il che evidentemente, non può 'bastare a determinare nè la tiratura nè le vendite, poichè non si può esclll· àere che qualche editore si {accia assegnare (22 ) più carta di quanta sarebbe necessaria al suo giornale, per poter dimostrare a un controllo da parte dell'UPA-FIEG un aumento di tiratura, in un determinato periodo. La caotica situazione della pubblicità italiana sulla stampa quotidiana app.arirà chiaramente ad un lettore, anche superficiale della brochure, già citata, edita a cura della Camera di Commercio Internazionale: la sezione italiana consiste in due paginette (mentre per gli altri paesi la org.anizzazione della pubblicità sulla stampa è descritta dettagliatamente), in quanto non esiste in Italia nessuna organizzazione da descrivere. In quelle due paginette si fa un continuo ripetere che << malheureument il n' existe pas encore en lta.!ie, de système permettant de controler la diffusion d'un journal ... comme le seul controle exercé en matière de publ•,'icité est le contro/ fisca!, il est impossible d' obtenir de chiffre permettant de déterminer exactement le role de la publicité dans la vie économique du pays... Les journaux ittdiens n'ont pas l'habitude de publier des renseignements sur leur tirage ... ». Considerazioni tutte che non fanno cl1e confermare le nostre osservazioni sulla disorganizzazione del settore. Anche qui, a proposito delle tariffe, si rivela che gli sconti non sono .fissi,ma sono tutti in funzione dell'importanza del contratto, a seconda che l'utente sia cliente o,non del giornale (e, a nostro avviso, sarebbe stato bene ( 22 ) Lo Stato corrisponde, attraverso l'Ente Nazionale per la Cellulosa e la Carta, una integrazione 9ul prezzo della carta che per favorire i giornali minori, è più alta per le assegnazioni più piccole (v. Nord e Sud, n. 26, pag. 16). E' inutile indicare ii guadagno che i giornali possono ricavare dal rivendere la carta, che vien loro praticamente assegnata a prezzo di favore, a un giornale più grosso con un lieve sconto. [87] Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==