Nord e Sud - anno IV - n. 32 - luglio 1957

tutta l'industria italiana vi sia rappresentata: eppure questi utenti~-non sono ancora riusciti ad ottenere dai princip,ali editori di quotidiani i dati sulla circolazione dei giornali e il controllo dei dati stessi, come avviene in tutti gli ,altri paesi. Gli associati all'U.P.A. s'impegnano di osservare il codice morale della pubblicità, che è stato elaborato << per ovviare a questa grave mancanza della legislazione italiana >>, in base all'osservazione di quelle che sono le consuetudini più uniformemente seguite nel ceto dei migliori utenti della pubblicità, cl-ellenorme contenute in legislazioni straniere, e della c,asistica giurisprudenziale in materia di proprietà artistica, intellettuale e industriale, e di concorrenza sleale>>. Varie grandi aziende (com-e la Fiat, la Pirelli, l'ENI, !'Olivetti, ecc.) hanno uffici propri (16 ), che pensano ad organizzare e ad amministrare le camp,agne pubblicitarie, i cui piani annuali vengono sottoposti dall'appro-- vazione del presidente o d-ell'amministratore delegato della società. D'altra parte, aziende con interessi in campi diversi (così che non possa esserci concorrenza) possono mettersi insieme e organizzare una vera e propria lagenzia di pubblicità (i'l gruppo Erba-Gi\liEmme, ha promosso recentemente una agenzia del genere): di ciò può essere un -esempio la Lin tas, agenzia del gruppo Lever (Omo, Lux, Sunti, Gradina, Atkinsons). Non esiste in Italia un sistema di qualifica delle agenzie di pubblicità: v-engono remunerate dall'utente e dal concessionario della pubblicità dei giornali con percentuali non fisse, spesso rinunciano a tutta o parte della percentuale che ricevono dal concessionario (e che l'utente non conosce: si ritiene che varii tra il 5 e il 10 %) a favore dell'utente. L,a vita dell'agenzia dipende quindi, il più delle volte, da un utente importante che, se viene a mancare, determina jl fallimento d-ell'impresa o il suo cadere in un'esistenza del tutto precaria e <:onfusa. In un'inchiesta negli USA è stato rilevato che non sono meno di 34 le diverse funzioni ,alle quali deve sopperire l'agenzia pubblicitaria; ci si puè, Triestino, Manetti e Roberts, Martini Rossi, Marzotto, Michelin Ital., Mira Lanza, Montecatini, Motta, Necchi, Negroni, Olivetti, Palmolive, Pan American World Airways, Panten, Pavesi, Perugina, Pezziol, Piaggio, Pirelli, La Rinascente, SAIW /\., Shering, Shell Ital., Simmenthal, Singer, Squibb, Stock, Venchi Unica, Zambelletti, Zegna, Zuegg, ecc. ( 16 ) Dato che le agenzie esistenti oggi in Italia (una trentina) non coprono il fabbisogno degli utenti. BiblotecaGino Bianco

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