Nord e Sud - anno IV - n. 32 - luglio 1957

. stanziate a questo scopo sono assai al di sotto di quelle dei paesi più progrediti), per gli altri p,aesi esistono dati abbondanti dai quali si può rilevare che dal 40 al 60 % delle spese generali sono generalmente investite nella pubblicità sulla stampa: Gran Bretagnrz Francia Germania (') U.S.A. (4 ) 1954 z'n franchi in franchi Rep. Federale ( in dollari francesi francesi in fr. francesi 1.• Totale Quotidiani e Periodici 8.164.100.000 3.363.200.000 280.000.000.000 73.000.000.000 170.000.000.000 42.000.000.000 158.500.000.000 i! ' 70.500.000.000 . (5) (6) * * * Dalle cifre esposte sarà facile dedurre l'importanza della pubblicità per la vita di un giornale. Basta p-ensare che i quotidiani americani dedica110oggi il 60 % dello spazio alla pubblicità e il 40 % al notiziario, rapporto che prima della guerra era inverso. In Svezia il Dagens Nyheter, quotidiano con una circolazione di 200.000 copie in Stocc?lm,a e 100.000 in provincia~ dedica il 65 ·% dello spazio agli annunci economici. Ignazio W,eiss rif erìva, in un recente articolo (8 ), che un giornale americano medio (tiratura 50.000 copie) ricava il 24,4 % dei suoi proventi. dalla vendita e il 75,6 % d.aìla pubbìicità. In Germania il ricavo delle venditeraggiunge il 53,5 '% e quello della pubblicità il 46,S %- ( 4 ) Nel 1955 sono stati spesi globahnente 9 miliardi e 29 milioni di dollari di cui_ il 52 % per quotidiani e periodici. ( 5 ) I rimanenti 110 miliardi sono stati così ripartiti: manifesti 35, radio 1, cinema 4, pubblicità diretta 70. Nel 1955 sono stati spesi per pubblicità sulla stampa. 85.600.103 di sterline con un aumento del 19 % sul 1954. ( 6 ) I rimanenti 31 miliardi sono stati così ripartiti: manifesti 8, radio 3,5, cinc-- n1a 3,5, diretta 16. Da notare che in Francia lo stato dedica alla pubblicità sulla stampa circa un miliardo all'anno per il lancio di prestiti o organismi come la Regie de Tabacr· e la Loter1:e N ational. ( 7 ) Nel 1955 sono stati spesi globalmente 2 miliardi e 200 milioni di marchi di cui il 47,1 % per i quotidiani e il 52,9 7'0 per i periodici (nel primo semestre). ( 8 ) In Tecnica e Organizzazione, 1956, n. 28. BiblotecaGino Bianco [76]

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