DOCUMENTIE INCHIESTE. La pubblicità sui quotidiani Lo sviluppo della pubblicità, legato alìe necessità di ,assicurare un flusso regolare alla produzio11e di massa, è ripreso fortissimo in tutto il mondo, dopo la paralisi della guerra; e, mentre in paesi come gli U.S.A. esso ha raggiunto ormai l'indice massimo, in Italia si esprime in cifre ancora molto modeste, inferiori a quelle degli altri paesi europei. Secondo studi fatti da specialisti, negli Stati Uniti il 3 % del reddito nazionale dovrebbe essere investito nella pubblicità, e infatti questa è la percentuale r.aggiunta e mantenuta in questi ultimi anni in quel Paese. La situazione degli Stati Uniti, paragonata a quella di alcuni plaesi europei (tra cui l'Italia), è cl1iaramente illustrata dalla seguente tabella, pur dovendosi tener conto delle varianti verificatesi in questi ultimi anni: - U.S.A. • • • • • • - Germania Ovest . - Gran Bretagna . . . - Francia • . . . . . . - Italia . • • • • • • • Spese pubblicitarie per ab1:tante nel 195,~ ragguagliate in Lire 32.000 5.595 10.850 3.036 1.042 In Italia i tecnici della pubblicità considerano che ci sarebbe un miglioramento nell'economia nazionale solo se si arrivasse a investire nella pubblicità l'l % del reddito nazionale, e se gli stanziamenti delle industrie venissero stabiliti considerando la pubblicità come costo di produzione (1 ) e ( 1 ) Da una inchiesta an1ericana appare che la maggioranza (31 %) delle aziende determina il bilancio pubblicitario basandosi sulla previsione delle vendite per l'anno• seguente, il 22 % sulla valutazione delle risorse dell'azienda, il 13 % su un misto della previsione delle vendite e sulle vendite effettive dell'anno precedente. [73] Bibloteca Gino Bianco
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