assai frequenti, con conseguente ingombro dello spazio pubblico per il carico e lo scarico, e inoltre con incremento del traffico locale. Gli inconvenienti di ordine generale che tali attività nocive determinano, sono tali da giustificare un intervento nel pubblico interesse. Non sempre, è vero, le attività nocive sono però eliminabili. Tra quelle· 110n sopprimibili, bisogna distinguere le trasferibili dalle non trasferibili: allontanando dal centro le prime, potranno essere ottenuti ulteriori vantaggi,. attraverso appunto un alleggerimento della circolazione, che potrebbe inoltre, migliorare mediante l'installazione, sulle aree in tal modo liberatesi, di oppor-- tune attrezzature (garages, parcheggi, ecc.). Per tutte le attività non sopprimibili, cornu11que, varrà il criterio della. riorganizzazione, con la eliminazione dei trasporti e percorsi inutili, a vuoto~ o a carico ridotto, e la semplificazione di quelli indispensabili attraverso uno snellimento della parte burocratica, ecc. A questi accorgimenti bisognerà ovviame11te aggiungere quelli rivolti alla utilizzazione dei livelli sotterranei, per realizzazioni di pubblico interesse che non si limitino a quelle già allogate nel sottosuolo. Esiste infatti a N apol1 una imponente rete di sottoservizi, costituita da strade, piazze, vicoli e canali, il cui tracciato rappresenta la proiezione dell'andamento viario in superficie. Qui, con stra110 contrasto, sono presenti macchinari e condutture, accanto a ruderi e vestigia di epoche variamente re1note, fra cui ricordiamo l'anfiteatro detto di Nerone, presso quella che in su1Jerficie è la piazza San Gaeta110. L'esistenza di queste grotte e gallerie ci induce a meditare la 1)ossibilità e.li una loro utilizzazione, che forse non va ritenuta remota, 1na anzi immediat:t ed utile agli effetti della auspicata decompressione. Soprattutto in detern1inati casi, tale utilizzazione potrebbe contribuire a facilitare la soluzio11e piena di quei problemi di viabilità e di traffico che sono tra i più t1rgenti e graYi; problemi che i tecnici debbo110 preoccuparsi di risolvere, in piena coere11za con gli attuali criteri di u11a sana urbanistica, nel più assoluto rispetto per i valori ambientali e storici della città, e mirando all'essenziale obiettivo (li un riequilibramento funzionale e dimensionale dell'organismo urbano, in tutte le sue parti, oltre che nel suo complesso. Sappiamo bene che c'è un grosso problema di spese e che 110n si può fare tutto ciò dall'oggi al domani. Ma intanto sarebbe opportuno non pregiudicare più con le spese di oggi quelle di domani, sarebbe opportuno cioè sapere in quale direzione si deve camminare, per far vivere una città che rischia di rimanere co11gestionata oltre ogni limite di sopportazione. CORRADO BEGUINOT [72] BiblotecaGino Bianco
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